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Salomone Reinach ha testè pubblicato, nella Revue Archéologique, una dotta ed interessante memoria sul ritratto di Giuliano. Nella prima parte di quella memoria egli mette in chiaro l’errore pel quale le due statue esistenti a Parigi, l’una al Museo delle Terme, l’altra al Museo del Louvre, rappresentanti un personaggio togato e barbuto, si credettero il ritratto di Giuliano, mentre lo devono essere di qualche retore o di qualche filosofo. Nella seconda l’insigne archeologo discorre del busto d’Acerenza, ed insiste sull’autenticit

Le case dei contadini sono straordinariamente grandi, e hanno quasi tutte due piani, e molte finestre, ornate di ricche tendine. Fra la strada e la casa v'è un giardino piantato d'alberi esotici e coperto d'aiuole fiorite; e accanto al giardino un orto pieno di belli alberi fruttiferi e d'ogni sorta di legumi. Dietro la casa, s'alza un edifizio enorme, che racchiude sotto un solo tetto altissimo, la stalla, la scuderia, il fienile, e un grande spazio libero che può contenere il raccolto di cento ettari. In questo edifizio si vede ogni sorta di strumenti d'agricoltura d'Inghilterra e d'America, molti dei quali perfezionati dagli stessi contadini; delle file lunghissime di vacche, degli stupendi cavalli neri, e una pulizia meravigliosa in ogni parte. La casa dei contadini, nell'interno, può reggere il confronto di qualunque casa signorile. Vi si trovan dei mobili di legno d'America, dei quadri, dei tappeti, il pianoforte, la biblioteca, dei giornali politici, delle riviste mensili, le più recenti opere d'agricoltura, e non di rado l'ultimo fascicolo della Revue des deux mondes. Benchè amino il lusso e la vita agiata, questi contadini hanno conservato i costumi semplici dei loro padri. La maggior parte di essi, possessori d'un mezzo milioncino di lire, o di poco meno, o di molto di più, non sdegnano di metter mano all'aratro e di dirigere in persona i lavori dei campi. Alcuni mandano uno dei loro figliuoli all'Universit

Discutevano scherzosamente sulle gradazioni dei colori vivaci delle varie lane che Lalla adoperava per un suo lavoro che stava allora tessendo, mentre Maria, nell'angolo di una finestra, rincantucciata nella sua poltrona con uno scialle buttato sulle spalle, perchè si sentiva intorno un po' di febbretta, leggicchiava la Revue des Deux Mondes.

Lo scritto dell'Iniziativa rivoluzionaria in Europa , steso sul finire del 1834, fu inserito nella Revue Républicaine, del gennajo 1835. Diretta da Godefroy, Cavaignac e Dupont, quella Rivista parigina rappresentava le opinioni della parte repubblicana ordinata sul terreno dell'azione nella Societ

Rispettiamo ed onoriamo profondamente quel nobile circolo di persone che fanno od ispirano gli scritti della Revue des deux-mondes: hanno molto pensato, molto lottato, molto sofferto, molto osato per la Francia; ma rispettiamo ed onoriamo anche l'arte.

Ugo Soardi-Morini Direttore della Rassegna giuridico-economica MILANO Indi chiuse con dispetto la Revue che lo tartassava, chiuse con amore la Rundschau che lo portava alle stelle e si accostò alla finestra. Ma un suono di passi lo fece voltare. Era Diana che teneva per mano la bimba. Ecco Bebè che viene a darti il buon giorno disse Diana.

Cotesto ravvicinamento, che ebbe un organo nella Revue germanique, si fondava pur troppo sulla tacita presupposizione, che i tedeschi si sarebbero contentati, ora e sempre, del regno dell'idea: onde sarebbe corsa per a dare nelle secche, non appena noi avessimo uno stato con volere e potere indipendente.

[Nota 48: Orig. Zmeu. Forse non c'è cosa che piú sovente dei draghi s'incontri nei canti e nelle fiabe popolari rumeni; ai quali un guerriero, un uomo valoroso è un drago; drago un cavallo forte e veloce al corso. Anche ai Serbi, drago (Zmei) vale uomo fiero, prode, terribile: anzi, nella mitologia slava, col suddetto nome si designa spesso qualche iddio, per es., quello del fuoco. Draghi e dragonesse hanno i Bulgari, presso i quali mutansi talvolta in orsi in pesci ed in uomini. DOZON, Chansons popul. bulgares inedites, ediz. citata. Altrove occorrono in vece uomini trasformati in dragoni. DULAURIER, Les chants pop. de l'Arménie, in Revue des deux mondes, 1 avril 1852. In un canto (pesma) della Macedonia, Alessandro il grande è generato da un drago; ed anche un'antica favola greca, riferita da Luciano, lo disse nato da un serpente, come di un serpente fu, tanti secoli dopo, creduto prole l'albanese Giorgio Castriota. DOZON, Rapports sur une mission littéraire en Macedonie, Paris, 1873, p. 42. G. MASPERO (Contes pop. de l'Egypte ancienne, Paris, 1882, p. 42) fa menzione d'altro drago che parla veramente bene ed è signore d'un'isola incantata. Certa fiaba calmucca narra d'un drago ch'è una pasta di zucchero. Sono alquanto simili ai draghi le Koutchédras degli Albanesi, le quali hanno un po' dell'uomo ed un po' della bestia. Circa i draghi e le dragonesse delle fiabe e novelline pop. ital. e specialmente siciliane, vedasi la dotta prefaz. di G. PITR

A letto si sforzava di leggere. Aveva due o tre volumi, mandati dai librai per esame durante la sua assenza, aveva alcuni numeri di Riviste, e sfogliava questi e quelli senza poter fermar la mente sulle cose lette. Solo seguiva con qualche attenzione un romanzo della Revue des deux mondes ch'era giunto alla seconda parte e che aveva un punto d'analogia con la sua storia. Si trattava anche di una donna matura che s'era data in braccio a un uomo assai più giovine di lei. Ma l'analogia non andava più oltre; i caratteri, gl'incidenti del racconto erano affatto diversi. Nondimeno il romanzo l'interessava e si doleva di non poter conoscerne la fine. Prima che arrivasse il prossimo fascicolo della Revue ella non sarebbe più a questo mondo... E allora perchè leggeva?... In verit

Credo di essere stato il primo, o uno dei primi, a notare la esistenza dei Fasci fuori d'Italia, in un articolo pubblicato nella Grande Revue di Parigi-Pietroburgo nello scorso inverno; e confesso che allora non sospettavo che avessero dovuto fare parlare molto, e presto, di loro; e fui dei primi, pur rallegrandomi, come socialista, dei progressi che facevano le idee, a dare un grido di allarme per certi fenomeni poco rassicuranti da me osservati.