United States or Tanzania ? Vote for the TOP Country of the Week !


Di un immaginario soggiorno di Garibaldi in Toscana nel 1833 o 1834.

Se nell'anno 1834, nell'occasione per me di letizia del collocamento di una mia Figlia, la vostra gentilezza ha voluto pubblicare colla stampa una mia memoria, non vi dispiaccia che per dimostrarvi la viva mia compiacenza nella circostanza per voi onorevolissima, qual è quella di vedervi meritatamente destinato a presedere al Nono Congresso degli Scienziati Italiani, io ne pubblichi una seconda edizione fregiandola del nome vostro.

Non per questo la persecuzione si rallentò. Il governo centrale avea, nelle sue inquisizioni, trovato, rimpiattati in uno o in un altro Cantone, parecchi tra i cacciati del 1834, e a rabbonire i governi stranieri decretò che sarebbero ricondotti alla frontiera.

Lo scritto dell'Iniziativa rivoluzionaria in Europa , steso sul finire del 1834, fu inserito nella Revue Républicaine, del gennajo 1835. Diretta da Godefroy, Cavaignac e Dupont, quella Rivista parigina rappresentava le opinioni della parte repubblicana ordinata sul terreno dell'azione nella Societ

Si rileva da' documenti che fu «iscritto alla matricola della direzione di Nizza il 27 febbraio 1832 al n. 289»; che entrò al servizio, in Genova, il 26 dicembre del 1833; e che il 3 di febbraio del 1834 venne imbarcato sulla regia fregata Des Geneys, dalla quale disertò il giorno dopo.

La fotografia sulla carta non era peranco inventata od almeno si ignorava: i ritratti al dagherrotipo su lamina di zinco preparato, costavano da dieci a venti franchi cadauno, ed offrivano una immagine sbiadita e molto spesso enigmatica. La grande invenzione degli zolfanelli fulminanti data dal 1834.

«Torneremo nel 1834, al 1821? «Io non vi ho parlato di principî perchè in politica l'unica vertenza che può esistere fra gente come noi siamo non può posare che sulla questione di fatto, di possibilit

«Un giorno, nel 1834, un uomo mi venne innanzi richiedendomi d'ajuto fraterno. Era un proscritto, proscritto da vent'anni, e aveva bevuto a lenti sorsi tutto quanto il calice amaro che l'esilio versa sui poveri e soli. L'avevano sospinto da Berna a Ginevra, da Ginevra in Francia. La Francia lo aveva respinto, perch'ei mancava di carte regolari. Avea ricorso il paese a piedi e trovato un rifugio in Berna dove alcuni Italiani prendevano cura di lui. Fu riconsegnato ai gendarmi e respinto su Ginevra. L

«Addio, Signore. Credete alla mia immensa stima. Senz'essa io non avrei osato parlarvi, aperto il mio cuore. Negli ultimi mesi del 1834 impiantai l'Associazione della Giovine Svizzera: e s'ordinarono Comitati nel Bernese, nei Cantoni di Ginevra e di Vaud, nel Vallese, nel Cantone di Neufchâtel e altrove.

GUERZONI G., Garibaldi, I, 10. Della sua fuga da Genova, Garibaldi tocca di volo nelle proprie Memorie. «Il 5 febbraio 1834» (son sue parole) «io sortivo da porta della Lanterna, alle 7 pomeridiane, travestito da contadino e proscritto. Qui comincia la mia vita pubblica: pochi giorni dopo leggevo, per la prima volta, il mio nome su d'un giornale. Era una condanna di morte al mio indirizzo, rapportata dal Popolo Sovrano di Marsiglia. Stetti inoperoso, a Marsiglia, pochi mesi». Il Guerzoni, che fu segretario del Generale a Caprera, mentre confessa che «non era facile» indurlo «a raccontare le sue avventure», afferma che «su questa tornava egli medesimo spesse volte e volontariamente». Ciò che dunque ne scrive l'ha udito dalla sua propria bocca. Garibaldi, fallito il tentativo della rivolta, si rifugiò nella bottega d'una fruttivendola, e, cambiata nei panni d'un contadino la sua camicia di marinaro, uscí da porta Lanterna, e lasciata la via maestra, traversando campi e giardini, saltando muri e siepi, si diresse a Sestri di ponente; dopo dieci giorni giunse a Nizza, e di l