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Il Comune possiede seimila ettari di terreno, divisi in novecento zone lunghe circa cinquemila metri, e larghe da venti a trenta.

Così, 16 ettari di terreno sono per più di met

Do qui appresso, procedendo da ovest ad est, alcune notizie sommarie sui 6 principali ghiacciai, che propongo di distinguere coi nomi qui aggiunti: Lunghezza Larghezza Superficie Altitudine Pendenza metri: massima ettari: metri: media Ghiacc. dei Gelas 850 600 35 2550 a 3050 19° Ghiacc. occidentale di Murajon 650 250 13 2650 a 3000 30° Ghiacc. orientale di Murajon 750 500 26½ 2600 a 2900 15°

Quanto poi alle piante coltivate della zona submontana, la principale è la vite, allo sviluppo della quale il clima ed il suolo sono molto propizi, eccetto nei luoghi troppo secchi. Nel dipartimento delle Alpi Marittime si calcolò che verso il 1890 la superficie delle terre piantate a viti era di pressochè 9700 ettari.

La vita del mediero è meno incerta di quella del peone, ma non meno dura. Egli vive isolato in mezzo alla sterminata pianura. Spesso il centro di popolazione più vicino dista delle leghe. Una visita del medico costa venti pesos alla lega (50 lire). In caso di malattia ogni cura efficace è impossibile. Nell'estate, quando il grande calore corrompe l'acqua dei pozzi, il tifo ed il vaiolo mietono intere famiglie. In quella triste stagione è comune il vedere attaccato alla porta delle casupole un cencio nero, che si agita al vento tropicale soffiante dal Brasile e dal Paraguay caldo come il soffio d'una fornace. Quel cencio nero che sembra un uccellaccio di malaugurio agonizzante, significa che la morte è passata da : è il segno del lutto. La durezza delle condizioni fatte dal proprietario costringe il mediero a coltivare molta più terra di quanto sarebbe in grado di fare. Questo rende i lavori campestri eccessivamente faticosi. Il padrone sfrutta il mediero, e questi sfrutta la terra. La coltivazione si riduce allo strappare al suolo quanto più prodotto è possibile col minimo di lavoro, in proporzione alla superficie. Una famiglia normale coltiva circa cento ettari di terra. Le operazioni campestri debbono ridursi a due sole, per mancanza di tempo e di forza: la semina e la raccolta. La terra non sente la cura continua, operosa, della mano dell'uomo; non viene rinvigorita dalle concimazioni, liberata dalle male erbe. Si spossa rapidamente; dopo otto dieci anni, la sua forza produttrice declina rapidamente. L'uomo è costretto ad abbandonarla; essa ritorna pascolo; il deserto la invade di nuovo. Il proprietario è molto ricco, e poco gl'importa di sostituire l'agricoltura con la pastorizia nelle terre sfruttate; ma il mediero, salvo casi non troppo comuni, è sempre povero. Esso abbandona i campi ingrati in cerca di nuovo lavoro, ma con molto coraggio e molte illusioni di meno. È incalcolabile il numero di medieri che in quest'anno di misero raccolto sono tornati ad essere peoni. Ricordo d'averne incontrati tanti e tanti nelle colonie di Santa e di Rosario, tragiche figure di affamati. Sono venute le annate di buon raccolto, ma essi non hanno potuto profittare della prosperit

Qui da dieci secoli le corporazioni religiose, le confraternite ecc. avevano ricevuto doni dai fedeli ed accumulato ricchezze enormi. Nel 1860 si può ritenere che esse possedevano oltre 190,000 ettari della migliore terra malamente coltivata , ma il cui prodotto veniva consumato localmente.

Il sacerdote Genovese la osservazione generica volle dettagliare per un sito da lui esattamente conosciuto. Egli scrive: «Il comune di Contessa Entellina, in provincia di Palermo, ha un agro di circa 9000 salme di terra (la salma di Contessa corrisponde ad ettari 2,67). Ebbene, quante ne possiede la generalit

Vi sono poi 16 laghi che hanno tra 5 e 10 ettari, circa altri 30 da 3 a 5 ett., dei rimanenti la maggior parte almeno 1 ettaro di superficie. Noto qui che in Isvizzera e nel Tirolo pare che non ci sia lago al disopra di 2600 m., mentre sul lato italiano delle Alpi Occidentali, coperte in minor grado da nevi e ghiacci, se ne trovano 4 o 5 perfino oltre a 3000 m.

Buenos Aires occupa più di diciottomila ettari, ossia supera Parigi di settimila e Berlino di seimila e trecento ettari. Ha edifici grandiosi, grandi boulevards, parchi, ha centoquaranta chilometri di pavimentazione in legno, un porto che è unico nel suo genere, un impianto d'acqua potabile che è fra i primi del mondo, dei servizî pubblici straordinarî. L'esistenza di questa citt

Comunque, mezzadri, piccoli fittajuoli, che prendono a terratico o in altre forme di fitto un pezzo di terra dai tre ai quindici ettari, e che sinora vivevano in condizione relativamente buona, si risentono del contraccolpo della crisi generale e sono i più risoluti a non soccombere senza fare sentire la loro voce ed all'occorrenza senza ricorrere alla doppietta o al vecchio fucile della guardia nazionale, che conservano gelosamente.