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Anche i nemici dicevano che tante bastite non servissero a nulla; eppure, la mercè di questi saldi ripari, l'esercito genovese aveva potuto farsi tant'oltre, in luoghi così malagevoli per natura, e pericolosi, poi, se tenuti da un forte e risoluto nemico.

Nobilmente parlate, messere; disse a lui di rimando il Fregoso; capitano dell'esercito genovese, io ricorderò queste vostra parole. Ed ora, signor marchese, alla sorte delle armi! Le cortesie del commiato rasserenarono il volto di messer Pietro Fregoso. Del resto, quella bisogna era fornita, ed egli facea ritorno, come suol dirsi, nella sua beva.

Il soldo era la ventesima parte della lira: ma la lira genovese d'allora valeva tre lire e quattro centesimi della nostra moneta d'oggidì; il soldo valeva dunque un po' più di quindici centesimi dei nostri; e ciò senza contare il ragguaglio diverso fra la derrata e la moneta d'allora. Troppo cari; notò il capitano. Eh, per lor signori!... Troppo cari, grazie!

Quando il conte Fiesco entrò nella sala reale, don Ferdinando andava su e giù passeggiando, senza rumore, con le sue scarpe di velluto, foderate anch'esse di vaio. All'entrare del gentiluomo genovese si volse, fece un bel gesto, atteggiò le grosse labbra ad un sorriso, fermandosi su due piedi in mezzo alla stanza. Conte, diss'egli, bisogna dunque mandarvi a cercare?

Fu notato che il latifondo dura in Sicilia da moltissimi secoli e preesisteva alla nascita del feudalismo sotto i Normanni. Il barone Benevantano lo fa rimontare ai tempi di Verre nel territorio di Lentini; e il Genovese sull'autorit

C'eravamo tutti. Erano arrivati il giorno innanzi, per unirsi a noi, un vecchio amico dell'Incaricato d'affari, il signor Patxot, antico ministro di Spagna a Tangeri, e il signor Morteo, genovese, agente consolare d'Italia a Mazagan. C'era il medico della carovana, Miguerez, nativo di Algeri; un ricco moro; Mohamed-Ducali, suddito italiano, che accompagnava l'ambasciata in qualit

A Sestri! a Sestri! incominciò a gridare, col sorrisine genovese, quello che nasce dalla golaccia delle palanche e che si invernicia di un: caro, sono tutto ai vostri comandi, da umilissimo servitore. A Sestri!

Aiutavano questa pretensione, la fortificavano certamente nell’animo del re Giovanni, le scarse cognizioni geografiche e cosmografiche del tempo. Dove andava infine il navigatore Genovese? di l

Mio signore!... gridò il vecchio Abner, sgranando gli occhi. Oh mio signore! Voi siete magnifico, da vero Italiano, da vero Genovese. Io son sicuro di avere i miei cinquanta castigliani. Così ne avessi chiesti sessanta, frate Alessandro, che mi fate gli occhiacci! La signora contessa parr

, se un genovese avesse l'ali! disse asciuttamente mastro Bernardo. Che? non ci si sale, fino a quel colmo? Che io mi sappia, non ci ha mai posto piede anima nata. E' bisogna vedere la roccia alle spalle, l