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Il Sultano ha ricevuto l'Ambasciatore in udienza privata. La sala dei ricevimenti è grande, bianca e nuda come una prigione. Non v'è altro ornamento che un gran numero di orologi a pendolo, di tutte le dimensioni e di tutte le forme, in parte schierati sul pavimento, lungo le pareti; in parte ammucchiati sopra una tavola, in mezzo alla sala. Gli orologi, è da notarsi, sono per i mori un oggetto principalissimo d'ammirazione e di divertimento. Il Sultano stava dentro una piccola alcova, seduto, colle gambe incrociate, sopra un palco di legno, alto un metro. Aveva indosso, come al ricevimento pubblico, una cappa bianchissima, il cappuccio sul capo, i piedi nudi, le babbuccie gialle in un canto e un cordone verde a traverso il petto, al quale doveva essere appeso un pugnale. In questa forma gl'Imperatori del Marocco ricevono tutti gli Ambasciatori: il loro trono, come disse il Sultano Abd-er-Rhaman, è il cavallo e il loro padiglione il cielo. L'Ambasciatore, avendone prima manifestato il desiderio a Sid-Mussa, trovò dinanzi al palco imperiale una modesta seggiola, sulla quale, a un cenno del Sultano, sedette; il signor Morteo, interprete, rimase in piedi. Sua Maest

Quei due bravi generali non sapevano del Marocco più che dell'Italia, e forse neanche più della loro provincia che del Marocco. Ma prima d'andarsene, ne dissero un'altra assai più comica. Il signor Morteo mostrò loro una fotografia della sua signora, dicendo: Vi presento mia moglie. La guardarono e la riguardarono con compiacenza e poi domandarono tutti e due ad una voce: E le altre?

Una terza osservazione, un terzo scoppio di risa. Dice che son curiosi questi cristiani, che per l'ambizione di parere alti di statura, si mettono un vaso sulla testa e due puntelli sotto le calcagna.... In quel punto un cane dell' accampamento venne a accovacciarsi ai nostri piedi. Una quarta osservazione, e questa volta una risata sgangherata. Questa è forte! disse il Morteo.

Fatta rapidamente la ripartizione della roba fra la mensa dell'ambasciata, la scorta, i mulattieri e i soldati della Legazione, il signor Morteo, ch'era stato nominato quella stessa mattina Intendente generale del campo, diede una mancia al vecchio arabo, questo fece un cenno ai suoi compagni, e tutti ripresero silenziosamente la via delle loro capanne.

Uno fece subito un'osservazione che, al solito, provocò una risata. Dice tradusse il Morteo che non sa capire a che cosa serva la falda di dietro del nostro vestito, a meno che non sia fatta per nascondere la coda.... Un momento dopo, un'altra osservazione, un'altra risata. Dice che la divisa dei capelli che lei ha sulla nuca è la strada dove i pidocchi fanno il lab el barod.

Mentre mi chinavo per origliare, una figura alta e bianca si alzò fra me e la porta, e disse con accento sepolcrale: Dorme. Detti indietro come all'apparizione d'un fantasma. Ma subito mi rincorai. Era un arabo, servo del Morteo da molti anni, che parlava un po' italiano, e che, malgrado la mia cappa bianca, m'aveva riconosciuto a primo aspetto.

Al quindicesimo piatto riuscendo oltremodo difficile il proseguire la lotta senza il refrigerio d'un po' di vino, l'ambasciatore incaricò il Morteo di far domandare al Gran Vizir se non gli sarebbe spiaciuto che mandassimo a pigliare qualche bottiglia di Champagne. Il Morteo parlò nell'orecchio a Selam e Selam ripetè la domanda nell'orecchio a Sua Eccellenza.

Venne, fra gli altri, un povero ragazzo mezzo nudo, macilento, cogli occhi rovinati, che appena ci vedeva e pareva affranto dalla fatica. Che cosa vuoi? gli domandò il Morteo Cerco il medico cristiano, rispose con voce tremante.

Quando il Morteo mise nelle loro mani i denari, ringraziarono gravemente, e se n'andarono con un sorriso di trionfo che voleva dire: Orgogliosi ignoranti, v'abbiamo fatto vedere chi siamo.

Il Morteo gli mise in mano una moneta, che accettò con indifferenza, e indicandogli la via che aveva preso il dottore, gli disse che, andando di buon passo, avrebbe forse potuto ancora raggiungerlo. Il ragazzo stette un po' incerto, guardando verso quella parte cogli occhi pieni di lagrime, e poi si mise lentamente in cammino.