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Alla fin fine, che cosa è il cicisbeo se non un cavaliere della galanteria, che volontariamente si rassegna ai capricci d’una bella o d’una brutta dama? Come ellera all’albero, così egli si attacca a lei; l’abbandona mai quando ella esce per la messa, per le prediche, per le passeggiate, quando va al giuoco, ai ricevimenti, agli spettacoli.

Ma i ricevimenti di Violetta avevano un’aria di grande convenienza, erano quasi cerimoniosi. Violetta accoglieva con gentilezza i nuovi venuti ed offriva loro sciroppi nell’acqua e rosolii. I nuovi venuti rimanevano un po’ attoniti, non sapevano come muoversi, dove sedere, che dire. La conversazione si versava su ’l tempo, su le notizie politiche, su la materia delle prediche quaresimali, su altri argomenti volgari e tediosi. Don Giuseppe Postiglione parlava della candidatura del principe prussiano di Hohenzollern al trono di Spagna; Don Antonio Brattella amava talvolta discutere dell’immortalit

E il conte Venceslao, al quale ritornava un po' di buon senso col crescere dei bisogni, sarebbe stato anche disposto, come diceva alla moglie «a molarghe un punto» coi fumi aristocratici; ma invece l'Orsolina, che per mezzo del Provveditore era stata ammessa ai ricevimenti della Prefettessa, teneva duro più che mai.

Il primo è un distintivo che il re in benemerenza dona ai suoi generali, e se ne servono nei giorni di gran battaglia; le seconde sono usate dalle donne nei grandi ricevimenti, ma invece di calzarle, che sarebbe troppo incomodo, si fanno tenere sulle mani tese di un servo che segue sempre la sua signora.

E guardate il dottore! Dottore. Eh, pazienza... pazienza. Donna Matilde. Ma no, meno male, il dottore... Voi fate proprio ridere! Ma si fanno dunque molti ricevimenti qua? Landolfo. Secondo. Tante volte ordina che gli si presenti questo o quel personaggio. E allora bisogna cercar qualcuno che si presti. Anche donne... Ah! Anche donne? Landolfo. Eh, prima, ... Molte. Oh bella! In costume?

Ah, giuro pel Dio Saturno che non è lieta cosa servire in casa di consoli. Onor de' padroni, carico alle spalle dei servi! Ecco qua; due volte al giorno lo si spolvera, questo tablino del malanno. E l'essèdra, poi, s'ha da tenerla sempre in assetto, pei ricevimenti magni. Poi c'è da curare il triclinio, poi da badare all'uscio di casa, che è sempre affollato di visite. Come son farfalline, coteste matrone! Su e giù, qua e l

Sovente si confondevano nelle date degli impegni presi. Il teatro Costanzi a Roma ha telegrafato chiedendoci tre concerti in febbraio. Naturalmente ho accettato, gridò Bemolle, trionfalmente, un giorno che Nancy ed Anne-Marie ritornavano da uno dei temuti e inevitabili ricevimenti dati nel West End in loro onore. Ma disse Nancy con fronte turbata non avevamo accettato Stoccolma per febbraio?

Nella Capitale, tutte le forme esteriori di grandezza in equipaggi, livree, ricevimenti; gli avanzi del baronaggio e degli usi feudali nel pieno loro vigore. Nei dialoghi del giornale Conversazione istruttiva del 1792, un filosofo, pregato da un cavaliere che gli trovi un maestro pei suoi figli, risponde che essi non istudieranno gran fatto.

La morbosa emulazione non si arrestava a spese per nessun verso giustificabili. Il 15 dicembre del 1777 giungeva al Molo di Palermo il primogenito del Vicerè Marcantonio Colonna, Principe di Stigliano, con la novella sposa, Cecilia Ruffo, secondogenita del Duca della Bagnara; ed il padre bandiva, in onore degli sposi, tre ricevimenti della Nobilt

Dopo quel colloquio, Clara Dolores non parlò più a suo figlio di letteratura; ma Bruno s'accorse che Duccio Massenti era scomparso. A qualunque ora egli salisse da sua madre, a tutti i ricevimenti, a tutti i pranzi, a tutte le gite di piacere, non gli avveniva mai d'incontrar Duccio Massenti. Bruno pensò che sua madre lo avesse messo alla porta, dopo una spiegazione; e non era lontano dal vero.