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La moglie dell'Imperatore? Arialdo. No. La moglie dell'Imperatore è Berta di Susa, sorella di Amedeo II di Savoia. Ordulfo. E l'Imperatore, che vuol esser giovane con noi, non può soffrirla e pensa di ripudiarla. Landolfo. Quella è la sua più feroce nemica: Matilde, la marchesa di Toscana. Bertoldo. Ah, ho capito, quella che ospitò il Papa... Landolfo. A Canossa, appunto! Ordulfo.

Papa Gregorio VII. Arialdo. Il nostro spauracchio! Andiamo, andiamo! Si avviano tutti e quattro per uscire dall'uscio a destra per cui sono entrati, quando dall'uscio a sinistra sopravviene il vecchio cameriere Giovanni, in marsina. Oh! Ps! Franco! Lolo! Che vuoi? Oh! E come? Qua dentro, lui? Landolfo. Un uomo del mille e novecento! Via!

Landolfo. Oh, interpreto, bada! Ma credo che in fondo sia giusto. Immagini, sono. Immagini, come... ecco, come le potrebbe ridare uno specchio, mi spiego? L

Servo chi mi paga, per quantunque accetto una paga, se mi calza. Amo il sole, la vita orizzontale, le belle femmine, le belle feste, i boccali spumanti di lacryma Christi, i bei colpi di lancia, i bei tumulti di popolo, le belle cacce... Eccoti in due parole chi sono oggi. Un giorno io era Giordano figlio di Landolfo principe di Capua spogliato dai Normanni.

Erano trascorsi mille e più anni da Tacito e da Giovenale allorchè Tommaso nacque nel 1224, non propriamente in Aquino, ma lassù nel pittoresco castello di Rocca Secca, edificato dall'abate Manso di Montecassino, sul monte Asprano, verso la fine del decimo secolo. Esso appartenne poi ai conti longobardi di Aquino, dell'antica famiglia di Landolfo. Il padre di Tommaso era il conte Landolfo, sua madre Teodora Caracciolo e suo zio Landolfo era abate di Montecassino. Quando il fanciullo ebbe cinque anni, i suoi genitori lo condussero nel monastero di S. Benedetto, con la speranza che un giorno ne diventasse abate. Fu sempre costume dei Benedettini quello di accogliere fra i monaci ragazzi di tenera et

Che sarebbero certo una stonatura, se veramente fossero quadri. Bertoldo. E che sono? non sono quadri? Landolfo. , se vai a toccarli: quadri. Bertoldo. No? E che sono allora per lui?

Landolfo. Benissimo. Stia tranquillo. Monsignore è stato sempre accolto qua con gande rispetto. E anche lei stia tranquilla, signora Marchesa. Ricorda sempre che deve all'intercessione di loro due se, dopo due giorni di attesa, in mezzo alla neve, gi

Lauretta⁸⁵ allorquando si prepara alla novella di Landolfo Ruffolo, la quale benché contenga grandi miserie ha

Insomma mi lasciate dire? Arialdo. ! ! Giovanni. Pare che uno di quei due signori sia un medico. Landolfo. Oh! Abbiamo capito, uno dei soliti medici! Arialdo. Bravo, Bertoldo! Tu porti fortuna! Landolfo. Vedrai come ce lo lavoreremo, questo signor medico! Bertoldo. Io penso che mi troverò, così subito, in un bell'impiccio! Giovanni. Statemi a sentire! Vogliono entrare qua nella sala. Come!

Landolfo. E ti puoi confortare, che non lo sappiamo neanche noi, del resto, chi siamo. Lui, Arialdo; lui, Ordulfo; io, Landolfo... Ci chiama così. Ci siamo ormai abituati. Ma chi siamo? Nomi del tempo! Un nome del tempo sar