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La contessa si alzò, passeggiò lentamente pel salotto, a capo chino, meditando; e dopo un istante di silenzio, disse: Forse noi non ci comprendiamo. Tu credi che io voglia ascoltare le attenuanti della tua colpa per giudicarti. No, di questo non mi occupo, perchè le tue attenuanti non mi commoverebbero, e la colpa è, in ogni caso, alla tua et

Questo concetto che in altra et

E come non v’era chiesa (e la pratica è sempre in pieno vigore anche oggi, specialmente nelle parrocchie, negli oratorî, nei monasteri, nelle case di educazione, ecc.) nella quale, per et

Fi. Nobile horsù: non più: cotesto: è nulla Faren cusì tu rimarai qui a drieto Et io me n'andarò: godi: e transtulla Lassa lo affanno a me sta un poco quieto Che un messo tale a questa tua fanciulla Mandarò: che serai per sempre lieto Il qual ser

Et c'est pourquoi, toute ma vie, j'étais poète vraiment, Je regarderais sans envie Képler toiser le firmament. Senza dubbio: il vero poeta non deve guardare con invidia l'astronomo che scruta il cielo, come l'astronomo non dev'essere neppur egli geloso del poeta: i due ufficî sono egualmente importanti e dignitosi; ma il vento della strofe non solleva nulla.

Ma che morte? prese a dire il vecchio oste, affè di D... ma che? abbiamo forse paura di poche palle e di qualche razzo? e non si attende un rinforzo dalla parte del mare, dalla Corsica, un rinforzo di trentamila uomini? E chi vi ha detto queste fandonie? saltò su bruscamente un uomo di mezza et

La si confidi a me (diceva Pedrocco al Pusterla), io la servirò di cappa e di coltello. Anche cotesto piccolino vuoi menare in Francia? Ei comincia presto. Ma anch'io, alla sua et

Oh! se io fossi Michetti ti dipingerei; se fossi Victor Hugo scriverei per te un libro: ma se io fossi un Dio, fermerei la tua et

Dappoichè, quivi giunta, si gitta indietro il cappuccio di un tratto, e toltosi in grembo Boemondo, prende a coprirlo di baci e di lagrime gridando, affogata dai singhiozzi: Io sono tua madre, Boemondo, io sono la sfortunata Alberada. S'avons perdu et je et vous assez Amis et drus et parens et privez. Quel ribocco di amore però non fu di lunga durata.

Guido da Pisa, che aveva trovato la Chiosa nel Commento di Ser Graziolo, fraintendendo le parole per intervalla temporum, cioè «per spazii di tempi» aveva difformato l'ultimo inciso così: Quantum vero discretum est et aliquando multum et aliquando parum et procurare et comedere.