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Ora capisco che l'hanno ingannata E si sforzò di pigliare un tuono burlevole, e indifferente; Se, per ajutare una giovine a fare un po' di fortuna.... per via lecita, mi spiego, per esempio, avviandola sul teatro, dove, se prometta bene, se sia bella, può far tesori al tempo che corre; se per far questo, dico, ho a tirarmi adosso le rappresaglie di tutta l'inquisizione, io posso anche riderne, mi pare.... Non s'adonti dunque, e mi compatisca!

Prospero Farinaccio nacque di stirpe popolesca; ma non tanto sprovveduta dei beni della fortuna, che ai suoi genitori venisse tolta la facult

I campi celebri di Maratona co' loro tumulti notturni che la fervida poetica immaginazione de' pastori dell'Attica narrava anche in tempi remoti alla stupenda battaglia dell'indipendenza greca quei superbi campi e quei fatti gloriosi ebbero la fortuna d'esser cantati da due dei più potenti genii poetici che abbia prodotto il mondo: Byron e Foscolo.

Il giorno dopo la sua tornata in paese, Gisella aveva voluto andare al Castèu, per salutare Albertina. Accompagnata in quell'uffizio di cortesia dal generale, aveva incontrato sulla piazza il signor di Vaussana, che usciva allora allora dalla posta, con le sue lettere e i suoi giornali tra le mani. Era una piccola fortuna, di quelle che i piccoli paesi offrono più facilmente alle persone che si amano, e Maurizio l'aveva afferrata al volo, accompagnandosi ai signori Matignon: del resto, non si doveva egli far cammino insieme? Così, muovendo dalla piazza al Castèu, avevano veduto innanzi a loro il cappuccino, che, uscito allora dalla canonica, rasentava il muro per andare verso una viottola campestre, dietro la chiesa parrocchiale. Gisella riconobbe all'abito il predicatore, di cui quella stessa mattina le avevano gi

GIACOMINO. Anima mia, quanto la fortuna ci è stata favorevole in avervi condotta a casa mia, tanto poi voltandoci le spalle n'è stata disfavorevole, facendo venir mio padre da Posilipo e trovar la sua casa fatta taberna, e venir poi lo spagnolo, poi venir vostro padre. Giá avete visto il contrasto col mio padre.

Il pittore Rossetti era spesso nelle redazioni dei giornali per invitare i redattori a visitare i suoi quadri: il povero artista sperava, facendo parlare di , di attirare nel suo studio quei ricchi forestieri, dai quali attendeva la fortuna. Ubaldo Caruso ricevè un giorno il Rossetti e lo assicurò che presto lo avrebbe visto allo studio.

Capisco.... Donna Livia s'invaghì tanto di Federico che riescì ad ottenere dal marchese l'assenso alle nozze di lei, ricchissima, con un guerriero di ventura, nobile ma senza fortuna. Forse la riconoscenza contribuì a persuadere il marchese. Anche Federico amava molto donna Livia; solo gli doleva assai la distanza delle loro condizioni.

Come il medesimo desiderio ha spronato l'uno e l'altro, voi a partire ed io a desiderare il vostro ritorno; cosí la fortuna ave oprato che di nuovo ci rivediamo con sommo contento dell'uno e dell'altro, se ben che voi m'avete fatto aspettare, eh?

Questo movimento dello spirito antico che resiste un’ultima volta all’invasione del Cristianesimo e ridesta gli antichi ideali si è personificato in un curioso ed enigmatico personaggio, l’imperatore Giuliano. Ora è una grande fortuna per lo storico il trovar concentrate nel foco di una sola persona tutte le passioni che hanno determinato l’indirizzo, provocato l’atteggiamento dell’anima umana, in un dato momento della sua evoluzione. La storia non è viva, non è chiara, non è sicura se non quando può esercitarsi intorno all’individuo e può cogliere nella sua coscienza il riflesso diretto degli avvenimenti e delle idee diffuse nel mondo. La storia che vaga da astrazione in astrazione, che incede nell’aria rarefatta di principî e di generali affermazioni, che è una scienza di concezioni aprioristiche, crea, come la metafisica, dei grandi edifici che, appena sorti, svaniscono, simili a quelle figure fantastiche di cui scorgiamo, talvolta, il profilo nelle nuvole spinte dal vento sull’azzurro del cielo. Tutta la scienza ormai la scienza dell’uomo come quella della natura, è la scienza dei fatti. L’ipotesi non vale se non come una preparazione alla scoperta del fatto, e la teoria deve seguire, non precedere il fatto. La storia, anch’essa, deve essere, sopratutto, una ricerca di fatti ed un’analisi psicologica dell’uomo. Noi dobbiamo ricreare, quanto più è possibile, nella storia, il dramma umano, rivivere nel pensiero, nel sentimento, nelle passioni della persona umana in un punto determinato del tempo, in un determinato conflitto di speranze e di timori, d’ire e di affetti, d’illusioni e di realt

Essa, unita al sapore esotico dei sentimenti, spiega a bastanza la fortuna delle opere del Tolstoi e del Dostoïevsky, gli ultimi venuti e i più poderosi. Alcune righe del Dostoïevsky ci daranno la chiave di questo affascinante nuovo mondo: "Il russo egli dice in Delitto e Gastigo è vasto come la sua patria, terribilmente inclinato a tutto quel che è fantastico e disordinato.