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Un grido fantastico e grande sollevò l’anfiteatro. Più nessuno si curava del «picador» scavalcato, che del resto avevan gi

E la raccolta delle lettere che Lina scrive ad Ermanna sui casi della propria vita e di quella delle sue amiche. Non c'è una gran favola e un grande intreccio, ma ne forma il tema l'assidua osservazione delle piccole cose e dei grandi sentimenti. In questo volume, dove abbiamo le confidenze originali dell'autore, ci sembrò inutile riportare quelle ch'egli affidò a un gracile personaggio fantastico, sebbene ci dolga che molte pagine descrittive restino per ora sottratte alla curiosit

Mastro Bernardo non era cattivo, bensì un tal poco fantastico. La povert

Una mano gli si posò lieve lieve sulla spalla. Era Maria, penetrata dentro senza che alcuno osasse di opporsele. Lascia che provi io ella disse con dolcezza. Si chinò su Roberto, e gli accostò l'orecchio al cuore. I minatori le si stringevano intorno; le loro lampade illuminavano in modo fantastico la scena pietosa. Qualcheduno bisbigliò: È morto!

Daniele, mi disse, se questo denaro non bastasse a procacciarti il benessere d'una vita agiata, non aver riguardo di scrivermi, sono disposto a fare maggiori sacrifizii, compatibilmente al mio stato, pur di vederti felice, nei limiti delle cose lecite e oneste. Procura di star sano ed allegro, cerca le distrazioni permesse, e fa ogni sforzo per correggere il tuo carattere capriccioso, leggero, eccitabile, fantastico.... e cocciuto nel voler l'impossibile. Avvezzati a prendere il mondo come sta; Dio l'ha creato così ne' suoi imperscrutabili disegni, e gli uomini si travagliano invano per riformarlo: l'uomo è impotente a modificare l'opera di Dio! Cammina dritto per la tua strada, non desiderare la roba la donna d'altri, non fidarti al prestigio del frutto proibito che ha perduto i nostri progenitori, contentati di quello che puoi raggiungere senza sforzi, frode, violenza, colpa. Chi esce dalla propria via per gettarsi nelle avventure non trova che precipizi. Domina le tue passioni colla ragione, non chiuderle in seno come una mina pericolosa. Non essere ambizioso, non aspirare alla conquista del vello d'oro; credi alla mia vecchia esperienza, tutto è vanit

Tutti procedevamo a piedi eccetto il maggiore Sgarallino, Bertani serio e pallido colla sua faccia a taglio di spada ricordante l'energica di Saint Just andava di fianco al capitano Fougerousse comandante la compagnia di sorveglianza, pel silenzio glaciale e pei passi misurati la intiera comitiva sembrava la confraternita della misericordia, e solo il livornese Sgarallino taciturno a cavallo nel mezzo di essa, colla barba e i capelli arruffati che si confondevano coi peli del berretto di lontra, col ruvido tabarro che gli copriva col ronzino tutta la persona, arieggiava il Ghino di Tacco ideato dal suo fantastico concittadino Guerrazzi.

L’artista veneziano non si presta a queste opere monotone, regolari, ed eterne, meravigliose di pazienza e di esattezza; egli vuole le linee interrotte, i colori smaglianti, le pennellate franche, la tavolozza svariata, il prospetto capriccioso e fantastico.

Ah, ecco il.... sospettoso; esclamò il padrino, con una sospensione, che accennava alla voglia di usare un altro epiteto. Siete sospettoso voi? Ferocemente? disse il padre Anacleto, intendendo di rispondere all'epiteto che non era venuto fuori. Ed eccovi per l'appunto una ragione per star qui, lontano dal mondo e dalle sue tentazioni. Sospettoso e fantastico, cioè nato per essere infelice.

Arrivano le mule. Partenza per l'interno. Indolenza dei camellieri. Sorpresi dalle piogge. Equipaggiamento. Emozione notturna. Un funerale. Trattative noiose pei buoi da carico. Ballo fantastico. Grandiosit

Chi potrebbe descrivere la bellezza di quei luoghi quando tramontava il sole! quel bosco fantastico quando vi batteva il lume della luna! la pianura immensa e le montagne coperte di neve, nelle notti serene! i grandiosi contorni di quelle mura enormi, di quelle superbe torri, di quegli alberi smisurati, sul cielo tempestato di stelle! lo stormire prolungato di quei mucchi immani di verzura che riempiono le valli e coprono i fianchi delle colline, quando soffiava la brezza!