United States or Uzbekistan ? Vote for the TOP Country of the Week !


GIACOMINO. I suoi costumi e la bellezza son tali che la rendono degna di maggior uomo ch'io non sono, e senza dote. Queste doti apportano piú danno al restituirle che ricchezza quando si prendono. E che maggior tesoro della sua bellezza? Ella ave oro nei capelli, zafiri negli occhi, rubini nelle labra e perle ne' denti. Qual miniera produsse mai cosí fin oro o ricche gioie?

M'era dunque apposto dirittamente io? Eh! con me non si canzona; e quel visino di ave maria non mi aveva punto ingannato. Cara di angel, coraçon de demonio, come dice lo spagnuolo.

Seguitate con amore A fa' li vostri studî co' giudizio, Che quanno ve levate quarche vizio, Come v'ho detto, sete un professore. Però nun v'esponete. E, verbigrazia, Quanno che ve buttate, state attento Perchè nun ce vo' gnente 'na disgrazia! Anzi, vede, nun è pe' mette' bocca, Ma si lei nun vo' avé' quarche spavento, Lei vadi sempre indove ce se tocca. Dice: Lei dove va?

Suor Teresa tolse il rosario dalla cintola e prese a snocciolarlo, stando seduta al capezzale dell'inferma. Pregava movendo a pena le labbra che mormoravano i Pater noster e le Ave Marie; mentre il cuore in lagrime, invocava Dio, la Madonna, i Santi tutti per il miglioramento, per la guarigione della malata. Era la preghiera della riconoscenza schietta e affettuosa.

"Al porto vuol andare, caballero?" "Al porto." "Ave Maria purisima, al porto a quest'ora?" E si voltò verso un crocchio di donne che stavan accanto alla porta dicendo in dialetto valenzano: "Donne, rispondetegli voi per me: questo signore mi domanda per dove si passa per andare al porto!" Le donne risposero ad una voce: "Dio lo guardi!" "Ma da che?" "Non si fidi!" "Ma per che ragione?"

FORCA. E tu vuoi che accomodiamo il nostro ventre al tuo appetito? Fa' prima l'effetto, ché poi mangierai. PANFAGO. No no; fatta la festa non è chi spazza la sala: chi ave avuto il suo intento, non si cura piú d'altro.

Il prete, dopo d'aver udito le parole di pentimento dell'infelice donna, disse che non valeva pentimento di parole, perché il peccato era troppo grave, ma astinenza non so per quanti mesi, e recitare una infilzata di Ave e di Pater noster da far perder la pazienza a dieci Gesù Cristi. Poi, in considerazione della di lei assiduit

LUZIO. Guarda pur che tu non me dichi le bugie, che il mastro me voglia e poi non sia lo vero. MALFATTO. Alla , non dico bugie io. E me llo ave ditto ancora quell'altro che stava con quello, con esso. LUZIO. Ché diavolo non parli che sii inteso? MALFATTO. Orsú! Andamo, che te llo dirò poi domattina, fraschetta! LUZIO. Oh! tu me dice villania, sciagurato! MALFATTO. Me ciancio con teco.

LAMPRIDIO. Ecco il vostro schiavo in catene che ave esseguito quanto dalla sua divina padrona gli è stato imposto, acciò conosca l'ardentissimo desiderio c'ho di servirla e mostri il simolacro del cor suo qual stia avinto intorno di catene.

Occhi materni, voi vedrete il mondo dietro un velo di lagrime, seguendo ansiosi il folleggiar d’un bimbo biondo. Ave. Mani materne, voi più non saprete che blandire e sanar le rosse piaghe di colui che a la terra offerto avete. Ave. Vita materna, non sarai più nulla fuor che l’Ombra vegliante ad ali aperte, con lunghe preci, a fianco d’una culla. Ave.