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E pronunziò queste parole poco prima di morire, quantunque in fondo non ci credesse gran fatto, ma per finire la vita con un’ultima consolazione e un augurio alla sua buona padrona. E morì povero, avendo sempre soccorso i parenti col frutto delle sue fatiche, senza aver mai abusato della fiducia illimitata dei padroni.

Questa scenata, è bene si sappia, avveniva il 10 gennaio del 1782, quando il Vicerè Caracciolo percorreva in lungo e in largo la via delle riforme in Sicilia e nella vecchia Capitale. Un’ultima tra le curiosit

Questa vergine che s’era inginocchiata presso il deserto guado, raccogliendo nello scialle di lana fulva i suoi capelli pieni di vento, era forse un’ultima sorella del pallido Galileo: da entrambi eran nate basiliche, sogni e preghiere, persecuzioni e miracoli, scherni e paradisi.

Anna agonizzava. Sostenuta da due suore, udì le preghiere, udì l’annunzio; e forse in un’ultima illusione travide l’Apostolo veniente, poichè nella faccia cava le passò quasi un sorriso di gaudio.

e nella interrogazione epigrammatica rideva una profezia. Spiace per altro non conoscere tutti i miracoli di cotesta contessa, che, se vera la storia, un’ultima colpa condusse a perire in et

Monsignor Germano Adami, Arcivescovo di Aleppo, greco melchita, col suo segretario Dakur, arabo autentico, veniva invitato ad un’ultima perizia in Palermo. Da varii periodi o parole sparse in questo codice, che sono sfuggite dalla maliziosa corruzione, si conosce evidentemente essere questo codice una collezione di varii autori musulmani contenente la nascita del loro profeta Maometto!...».

Dopo otto giorni Mons. Serio, Vicario generale della Diocesi, si recava alla Martorana ad interrogare un’ultima volta, e ad esplorare l’animo di D.a Luisa, e n’avea la conferma letterale delle dichiarazioni precedenti della Madre Abbadessa: e con questo la rinunzia formale dei suoi beni, «acciò più libera e sciolta applicar si possa a servire Sua Divina Maest

Per arrivare al castello, lungo un’ultima salita bisognò sgombrare frattanto, possibilmente, dei maggiori ingombri la via, e financo, dov’occorresse, portar terra su i rigagnoli ghiacciati che spesse volte la traversavano. Non però che i piedi ai cavalli non scivolassero; tantochè sulle prime qualcuno, mal sorreggendosi, rotolò giù per un balzo, e trasse seco il suo cavaliere. Tutti allora discesi per sicurezza, li avresti veduti, su, su, trarsi a mano e a fatica il proprio cavallo. Quel di Selvaggia fu fatto sorreggere da due robusti palafrenieri, mentre altri procedendo, provvedevano ai passaggi di qualche rischio. Gli arcieri più destri condotti da una guida eran gi

L’inglese Vaughan scende a particolari, che hanno dello spiritoso e sono verissimi. Riassumiamoli. Facendo una visita a persone ragguardevoli, voi siete, secondo l’etichetta, condotti per una lunga fila di stanze, probabilmente fino ad un’ultima, in fondo, piccola ma bella, che è forse quella da letto, ove, se indisposta, la dama riceve. In inverno vi viene offerto caffè; in estate, acqua diaccia.

Salì sopra un’altura della riva, dove il fiume faceva un gomito, slanciò un’ultima occhiata da vicino e da lontano, a diritta ed a sinistra, e non vide altro che la tranquilla corrente la quale scendeva verso il mare senza il minimo ingombro, poi diede uno scroscio di risa nervose, eccitate da una nuova idea che gli attraversava il cervello: