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Gruppi di nuvole nere si avanzavano minacciose portando nelle loro pieghe un grosso temporale. M

Dalla signora Carlotta?... Casco dalle nuvole! Infatti, due giorni avanti, incontrata in piazza di Spagna la signora Carlotta Nerucci con un gran mazzo di crisantemi bianchi in mano, Bedini l'aveva fermata per chiederle notizie della salute del marito che, l'ultimo giovedì i Nerucci ricevevano gli amici ogni giovedì sera non era comparso nella stanza da giuoco a farvi la immancabile partita a scopa, suo gradito divertimento.

Voi scrittori essi dicono avete un gran torto: vivete tra le nuvole, vi turate volontariamente gli orecchi per non udire, chiudete gli occhi per non vedere. Vi siete formati nell'immaginazione un mondo a parte, che ha poco o punto riscontro coi bisogni della societ

«Tu cascherai dalle nuvole! Non riconoscerai più la tua figliuola educata al rispetto, alla disciplina, alla religione del dovere! Eh, mamma, noi siamo un oggetto di costante maraviglia a noi stesse.

I duellanti rimasero di sasso; il padre Restituto cascava dalle nuvole. Voi, padre Marcellino! esclamò. Siete voi, che parlate così?

E forse non era da risponder nulla; forse il generale non si sentiva bene quel giorno, ad onta del suo fiorente aspetto, della sua pelle vermiglia. Il tempo non era neanche buono; certamente gli dava ai nervi il vento di mare, così molesto, così uggioso in montagna, dove giunge sempre con un gran corteggio di nuvole.

Ma il signor Francesco Guerri, avesse o non avesse rilevato il piccolo e sicuramente involontario errore del suo ospite, si era tenuto con la sua risposta assai alto, e proprio fra le nuvole, come qualche volta usava fare il Cimone. Si sa, la politica del monte non è intieramente quella del piano. Il conte Gino, del resto, anche senza badare a quelle sottigliezze di distinzione, non reputò necessario di tirare il re della montagna nei bassi strati delle applicazioni, delle necessit

La luna, cinta di vapori sanguigni, scende la curva dell'orizzonte; in fondo, verso il nord, spessi lampi fendono in tutti i sensi grandi masse di nuvole accavallate l'una sull'altra come montagne gigantesche. Il tuono romba sinistramente.

Io salgo con balzi veementi su, su, verso le nuvole del tramonto, gran diga d'ombra dietro la quale s'ammassa l'acqua trèmula e dorata della sera.... Nell'avanzarmi, scorgo attraverso la rosa turbinante dell'elica, e lontano lontano, quell'acqua dorata che sussulta, trabocca e cola veloce pel piano inclinato del cielo, tutta d'un pezzo, massiccia.... O ebbrezza dei miei occhi che la bevono!

fingendo di cader dalle nuvole. E lei è il signor Nicolò.... Guarda che combinazione! ma si è fatto così grasso.... NICOL