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Faceva nobilmente la sua corte alle signore attempate; poi, senza parere, andava dalle giovani, prendendo posto in mezzo ai due crocchi, mettendosi all'equatore tra quei due poli, ora tenendo a chiacchiera la signorina Adele, ora la contessina Berta, parlando a questa di musica, a quella di viaggi. Per allora, la Gamberini amava discorrere di Riccardo Wagner, la Ruzzani della Nuova Guinea.

Mio caro duca sclamò il marchese sorridendo voi siete intraprendente. E l'è fortuna osservò la Polacca senza che, Morella ci darebbe la berta a mo' di una Bastille imprendibile. Il più difficile obbiettò il Turco non è prendere, ma tenere. Voi parlate male il francese ripostò Fernandina. Io v'insegnerò la parola propria, che è nel tempo stesso il segreto di quel tenere .

Io uscii ella diceva poco prima che la povera Berta morisse... Nella camera rimase Lucertolo, perchè la Berta faceva cenno di volergli parlare... Il Tittoli subito mostrò di non volersene più occupare, e avvertì la donna di tacere. Gi

Berta Gamberini e Adele Ruzzani erano i due poli di quel piccolo mondo. I due poli magnetici, intendiamoci, e non i geografici, che non mi servirebbero di paragone, così freddi come sono, e circondati di ghiacci millenarii, mentre qui s'ha a descrivere la gioventù che piace e la bellezza che rimescola il sangue.

Poco mangiava a desco e stava chiotto, e va sonniferando tratto tratto. La notte tutta alle puttane er'ito, tornato a giorno e poco avea dormito. Berta, che lo tenea per suo mignone ed era tenerissima del putto: C'hai tu? dicea mi fai compassione: oggi tu mi se' tristo e spunto e brutto.

Tuque, Comina, tene guidam temonis, et issa issa, Pedrala, mihi ad ghebbam tuque alta sonantem ad cighignolam velamina pande levanto, Berta, grego, postquam salpata est áncora fundo.

La meraviglia era stata così forte, che nessuno si era dato pensiero di chiedere chi fosse il compagno del signor Gentili in quella domanda d'ammissione. Ma era pronta alla riscossa la contessina Berta, che si fece innanzi, col suo giovanile candore, e dimandò: C'era anche Adele? Anche Adele; rispose la contessa madre alla contessina figlia.

La moglie dell'Imperatore? Arialdo. No. La moglie dell'Imperatore è Berta di Susa, sorella di Amedeo II di Savoia. Ordulfo. E l'Imperatore, che vuol esser giovane con noi, non può soffrirla e pensa di ripudiarla. Landolfo. Quella è la sua più feroce nemica: Matilde, la marchesa di Toscana. Bertoldo. Ah, ho capito, quella che ospitò il Papa... Landolfo. A Canossa, appunto! Ordulfo.

Berta, senza scomporsi, eseguì in silenzio questi molteplici comandi l'un dopo l'altro e con un'ammirabile precisione; e un quarto d'ora dopo, la marchesa, avvolta in un'ampia veste da camera rosa tutta coperta di trine, era seduta in una poltrona con una tazza di cioccolata tra le mani, illuminata dal sole ch'entrava dalle finestre, solo difese dalle cortine di seta che coprivano i vetri, e riceveva da Larose la risposta del cavaliere, il quale le prometteva di venire all'istante.

Ma lui, non essendosi accorto di quel mutamento repentino nel viso, e nelle maniere della cugina, le dava la berta. Via che c'era di male, tutte lo facevano: era uno de' tanti pregiudizi che l'uso avrebbe finito col cancellare. La moda, cara mia, la moda,... E parlò della moda, e poi di passeggiate e d'equipaggi. Egli voleva incoraggiarsi con quel diluvio di parole; però non ci riusciva.