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Ad Arialdo: E tu vai subito ad annunziare la visita della «Duchessa Adelaide» e di «Monsignore Ugo di Cluny». Intesi? Arialdo e Bertoldo via per il primo uscio a destra. Di Nolli. Noi allora ci ritiriamo. Via con Frida per l'uscio a sinistra. Mi dovrebbe, credo, veder bene sotto le vesti di Ugo di Cluny.

Ma insomma che cos'è? Che cosa fate? Frida. Oh Dio, io me ne scappo, me ne scappo: ho paura! fa per avviarsi verso l'uscio a sinistra. Ma no, Frida! Landolfo. Signor Marchese, questo sciocco... indica Bertoldo. Ah no, grazie tante, cari miei! Io così non ci sto! non ci sto! Landolfo. Ma come non ci stai? Arialdo. ha guastato tutto, signor Marchese, scappandosene qua!

E questa è la sala del trono! Arialdo. A Goslar! Ordulfo. O anche, se vuoi, nel Castello dell'Hartz! Arialdo. O a Worms. Landolfo. Secondo la vicenda che rappresentiamo, balza con noi, ora qua, ora l

S'apre l'uscio a destra e Landolfo entra per primo, subito inchinandosi, entrano poi Donna Matilde col manto e la corona ducale, come nel primo atto e il Dottore con la tonaca di Abate di Cluny; Enrico IV è fra loro, in abito regale; entrano infine Ordulfo e Arialdo. E io vi domando, come potrei essere astuto, se poi mi credono caparbio... Dottore. Ma no, che caparbio, per carit

Si avvicina di Dottore e gli tira un po' la manica ammiccando furbescamente. Sono «loro»! Sempre quelli, Monsignore! Eh, , i vescovi rapitori. Dottore (per sostenere la parte, volto ad Arialdo). Quelli, eh gi

Lei? La marchesa, qua? Arialdo. Altro che contenuto, allora! Landolfo. Nascer

Il Papa Gregorio VII! Landolfo. Appunto! Dice che era un «pagano»! Belcredi. Il papa? Non c'è male! Landolfo. Sissignore. E che evocava i morti! Lo accusa di tutte le arti diaboliche. Ne ha una paura terribile. Dottore. Il delirio persecutorio! Arialdo. Infurierebbe! Di Nolli (a Belcredi). Ma non è necessario che tu ci sia, scusa. Noi ce ne andremo di l

Benissimo! Ci sono signore? Vecchie? Giovani? Giovanni. Ci sono due signori. Arialdo. Ma le signore, le signore, chi sono? Giovanni. La signora Marchesa con la figlia. Oh! E come? La Marchesa, hai detto? Giovanni. La marchesa! La marchesa! Arialdo. E i signori? Giovanni. Non lo so. Vengono a darci il contenuto, capisci? Ordulfo. Tutti messi di Gregorio VII! Ci divertiremo! Giovanni.

Bertoldo. Oh! Badate che io non voglio impazzire qua! Arialdo. Ma che impazzire! Ti divertirai! Bertoldo. Oh, ma dico, e com'è che voi siete diventati tutti così sapienti? Landolfo. Caro mio, non si ritorna indietro d'ottocent'anni nella storia senza portarsi appresso un po' di esperienza! Arialdo. Andiamo, andiamo! Vedrai come, in poco tempo, ti assorbiremo in essa. Ordulfo.

Scherziamo alle spalle di chi ci crede. Ad Arialdo So che tu ti chiami Franco... A Ordulfo E tu, aspetta... Ordulfo. Momo! Enrico IV. Ecco, Momo! Che bella cosa, eh? Ma dunque... oh Dio... Che? Niente! Facciamoci tra noi una bella, lunga, grande risata... E ride. Ah, ah, ah, ah, ah, ah!