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E perciò ogni giorno la signora diventava più esigente e ogni giorno incrudeliva verso la poveretta, che adesso le era diventata anche antipatica perchè si vedeva costretta, in certo modo, a tenersela per forza. Le corse del conte Venceslao ai Portoni dei Borsari e le pratiche per riaver la Virginia erano rimaste senza effetto.

Perchè avrebbe dovuto negare proprio a lei, que' po' di soldi?... , ; era certa di rivedere la mamma!» «Guarda un po', se non ho ragione di dire che nel cuore ci ha tanto di pelo quella croata?!...» diceva al conte Venceslao la contessa Orsolina. «Non l'ho mai veduta così gaia come adesso che sua madre sta per crepare

«Per la puliziaprincipiava a dire la signora al conte Venceslao, che l'ascoltava sempre muto e sempre rassegnato a darle ragione, «per la pulizia bisogna proprio convenire che quell'altra era una meraviglia. E poi ti ricordi com'era svelta? E com'era precisa in tutte le cose?... Basta...» e la Contessa sbuffava stizzita, «una come quella non la trovo piùPoi, essendo in vena di sentimento, ne lodava la bont

Entrata nella soffitta dove avea la sua cuccia, mentre batteva i denti sul pagliericcio freddo, sentiva ancora la voce della Contessa che predicava al conte Venceslao.

«Quel che si mangia non c'è più» sentenziava la Contessa dopo pranzo, mentre il conte Venceslao faceva ancora la zuppa in un mezzo bicchier di vino, cogli avanzi del pane. «La roba invece rimane sempre, e si fa buona figura. Gi

Ma i coniugi ne avevan pochini da spendere, e meno ancora ce n'erano per i gusti aristocratici della contessa Orsolina. Le loro rendite non toccavano mai le tremila lire, tutto compreso; quantunque il conte Venceslao, dopo la scuola, corresse in giro a dar lezioni private.

«Da domani, vita nuovacontinuò la matrona che in camicia, così disciolta com'era, pareva ancor più corpulenta. «Vita nuova, se no: guardatemiLa bimba avea in una mano il lume e lo scaldaletto; sul braccio le vesti della Contessa. Nell'altra mano due paia di scarpe, e sull'altro braccio tutti gli abiti del conte Venceslao. «Guardatemiripetè più forte la Contessa.

Allora la povera ragazzina pianse tutte le lacrime sue, e le versava calde, silenziose, invocando la Vergine dei dolori perchè l'aiutasse a contentar la padrona e perchè il conte Venceslao non avesse a soffrir dispiaceri per cagion sua. Pregava e pregava rannicchiata, sotto le povere coperte, sforzandosi di soffocare la tosse, per non destare i signori, che dormivano; e se qualche volta, stanca, disfatta com'era, riusciva ad appisolarsi, si svegliava subito in sussulto, parendole di sentir la voce della Contessa che la chiamava... Quando venne l'alba a diradare le tenebre, Agnese gi

Fu una delle vergogne che fecero dagli elettori tedeschi depor Venceslao, ed eleggergli a successore Roberto giá conte palatino . Questi discese subito contro al nuovo duca italiano; ma sconfittone presso a Brescia , ed abbandonato poi da tutti i suoi alleati, ed avendo esausti i sussidi fiorentini, risalí e sparí in Germania , dove poi regnò fino al 1410.

E il conte Venceslao, al quale ritornava un po' di buon senso col crescere dei bisogni, sarebbe stato anche disposto, come diceva alla moglie «a molarghe un punto» coi fumi aristocratici; ma invece l'Orsolina, che per mezzo del Provveditore era stata ammessa ai ricevimenti della Prefettessa, teneva duro più che mai.