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A siffatti inconvenienti alludeva Paolo Balsamo quando nel maggio del 1808, presso il Ponte di Vicari, si permetteva di raccomandare al Principe di Fitalia che con le sue splendide carrozze e livree trottasse di meno nella passeggiata della Marina e di Toledo, e che invece cavalcasse di più per le campagne²⁷⁰. Eppure il Fitalia era uomo molto serio! ²⁷⁰ P. Balsamo, Giornale, p. 14.

PILASTRINO. Si vende e compra de' frutti e de l'erbette; e qui di nuovo avrem da cena. GIRIFALCO. Tu sei sempre in berta. PILASTRINO. Vuoi ch'io ne dica un'altra? GIRIFALCO. , di grazia. PILASTRINO. Questo ci abbiam di nuovo: che Crisaulo fa del suo resto; ed or, per questa giostra, apparecchia livree d'argento e d'oro, infin per gli staffieri; ed ha comprato ora un corsier cinquecento ducati.

Ma ! sono i bocconi fatti che vi piacciono, signori liberatori dell'Italia a grandi livree! e quanti fastidi non dovete aver avuti in quello splendidissimo 7 settembre, di udire la più grande delle moltitudini italiane, acclamare altri e non voi e se la voce di qualche ingannato o di creatura vostra, vociferava il vostro nome, voi certo sentivate nella miserabile vostra coscienza di non averlo meritato.

Ma a quella voce, il barone di B. si spiccò dal quadro, e si slanciò in mezzo alla folla gridando: «Il mio assassino, il mio assassinoLa folla si sparpagliò, e si divise. Un uomo era in terra svenuto quello stesso che aveva gridato il giovane guardaboschi su cui pendevano sospetti per la sparizione misteriosa di Clara. Il barone di B. fu trattenuto a forza dalle sue livree verdi.

La carrozza infilò la Via del Quirinale e disparve; solo per qualche secondo si intese ancora lo scalpitìo dei cavalli rattenuti nella ripida discesa. Bebè, ritta sul sedile, gridò: La egina! O che la conosce? esclamò, maravigliata, la signora Daria. Conosce le livree rosse. Ogni volta che le vede dice: La regina. Che bella combinazione è stata! soggiunse la sofferente.

E frattanto quel gentiluomo, che deve mantenere con quelle il decoro della sua nascita, spende la stessa quantitá d'oro in vestirsi e far le sue livree che prima spendeva, e per conseguenza tante di quelle lire di piú quante piú l'oro stesso ne vale; mercecché il mercante, che di fuori fa venir sue mercanzie, non le può dare in minor prezzo in ragion d'oro di quello che prima valevano.

Il suo costume peraltro era un distintivo esso stesso: giamberga, calzoni, scarpe più meno che usava l’alto ceto: costume per improvvisato appositamente da un sarto; la sola differenza, il nero imposto dal caso. La distinzione si estendeva anche al palco, addobbato con panni neri trinati d’oro, messo in iscena con vasi d’argento e servitori in livree di lutto.

Era nel mese di novembre. Un mattino, il barone di B. si svegliò un po' turbato da un cattivo sogno, si cacciò fuori del letto, spalancò la finestra, e vedendo che il cielo era sereno, e che i suoi limieri passeggiavano immalinconiti nel cortile e raspavano alla porta per uscirne, disse: «Voglio andare a caccia, io solo; vedo laggiù alcuni stormi di colombi selvatici che si son dati la posta nel seminato, e spero che ne salderanno il conto colle penneFatta questa risoluzione finì di abbigliarsi infilzò i suoi stivali impenetrabili, si buttò il fucile ad armacollo, accomiatò le due livree verdi che lo solevano accompagnare e uscì circondato da tutti i suoi limieri, i quali agitando la testa, facevano scoppiettare le loro larghe orecchie, e gli si cacciavano ad ogni momento tra le gambe accarezzando colle lunghe code i suoi stivali impenetrabili.

Nora gli era dinanzi sulla gradinata, per scorgere di lontano l'arrivo delle carrozze: sul terrazzo, più indietro del duca, più indietro dei domestici che avevano portato un gran vassoio di granite e di acque in ghiaccio, accanto alla porta, c'erano Evelina e Pietro Laner: Evelina infagottata in un magnifico abito della duchessa; Pietro Laner sempre più magro, a testa bassa, intimidito anche delle livree dei servitori.

»Noi scansiamo quanto possibile incontri con gente del Governo, ma certamente ogni volta che fummo cercati, ci trovarono, e la mia gente in nessuna circostanza combatte tanto volentieri quanto contro le livree. »A noi un buon cavallo serve per ogni cosa, e quando è stanco, ne troviamo subito un altro in questi immensi campi ricchissimi di ogni sorta di bestiame