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Una povera orfanella che va cercando di guadagnarsi il pane col suo lavoro. Un'orfanella! esclamò Gina, rifacendosi affettuosa. Ancor io sono tale. Da giovine sono rimasta sola. Niun appoggio, niun consiglio, niuna difesa... Povera Gina! Appoggiò il mento al petto e stette assorta. Anna le si pose intorno con mano delicata a rassettarle i panni, a ravviarle i capelli, ad accarezzarne la fronte.

Quell'Alvise Pisani, Cavaliere e Procuratore di san Marco, benemerito per molte legazioni ordinarie ed estraordinarie, che abbiamo veduto qui sopra posto in competenza col defunto doge Ruzzini per la ducale sede, con grande applauso e gioia del popolo vennegli sostituito. Negli anni del suo principato volle che nelle Oselle a' nobili distribuite altro conio non fossevi che, nel diritto, il simbolo del santo Evangelista, cioè il Leone alato, coronato, e col nimbo intorno al capo con la figura rivolta alla diritta, e con la faccia di fronte avente nelle zampe il libro aperto ed il motto: [SC[SANCT. MARCVS. VENETVS.]SC] e al di sotto [SC[Z. F.]SC], cioè il sunnominato Zorzi Foscolo, e l'anno 1735. Nel rovescio poi la sola inscrizione [SC[ALOYSII. PISANI. PRINCIPIS. MVNVS. ANNO. I.]SC], e susseguenti, inscrizione rinchiusa fra due rami di ulivo. Abbenché la politica del Veneziano Senato una seconda neutralit

Alta su tutto, la fronte: vasta bianca massiccia nell’aureola dei lievi capelli d’argento, dura infrangibile come fosse fatta di materia silicea, luminosa lontana come fosse fatta di materia astrale.

I suoi grandi occhi azzurri, lieti e brillanti, si mostravano leggermente velati; i capelli finissimi castani, le cadevano in disordine sul collo e sulla fronte; le guancie aveva pallide, la piccola bocca sorridente, un po' scolorita.

Trasse l'jatagan e lo porse a Elenka che ne provò il filo e la punta. In guardia disse l'almea con tono glaciale. Fra dieci minuti bisogna che tutto sia terminato. Elenka alzò il gonnellino per essere più libera e andò a mettersi a venti passi dal burrone volgendogli le spalle. Fathma le si mise di fronte, raccolta su stessa come una tigre, colla punta dell'arma diretta al seno della rivale.

L’animale caparbio non voleva abbassare la fronte, anzi non faceva che scuotere il capo con un muggito lamentoso, torcere il collo, aprire le fauci, quasi tentasse di leccarsi con la nera lingua le ferite. Allora, velocemente, Bombita prese la mira, scattò, colpì. Questa volta la spada rimase confitta, ma solo a mezza lama, e nei sobbalzi del toro l’elsa tentennava.

La fronte di quell'uomo era calma; i tratti del volto non rivelavano veruna commozione; ma l'occhio irrequieto, iniettato di viva luce, aveva una espressione quasi sinistra. Fidelia ne fu atterrita più che sorpresa. Dalla sua fronte sgocciolava il sudore a grosse stille, pure non aveva forza di portarvi la mano ad asciugarle.

Quando con un sospiro tornò in se si sentiva, a refrigerio delle angosce che durava, detergere da mano soccorrevole il sudore della fronte, e con abluzioni di acqua fredda temperare la vampa della febbre che gli ardeva le vene: aperse gli occhi, e gli apparve cosa più delle altre stupenda.

Tacque un istante, ma come vide offuscarsi la fronte del vecchio, che facendosi ritto sulla persona cominciava a guardarlo fiso, ripetè: A nome d'una infelice, e per domandarle una riparazione... che...

Nessuno mi ha mai parlato in tal modo.... Non ho mai sentito dinanzi a mio padre ciò ch'io sento innanzi a voi.... La vostra voce mi scende al cuore; mi sembra ch'io abbia trovato quello che ho cercato, desiderato sempre indarno nella mia vita: un vero padre.... Roberto le stringeva una mano e l'accostava di tratto in tratto alla sua fronte. Ma ti ho detto che il marchese non è tuo padre....