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Eravamo sul punto di bere un vino spumante, leggerissimo, delicato, che mi è stato spedito dall'America, che i buongustai americani preferiscono allo stesso Champagne di miglior qualit

Impossibile: a quell'ora, la strada è deserta; nella palazzina, non c'è anima viva; ho io le chiavi in tasca. Dunque? E le prendeva le mani, baciandole. Senti: vado subito a preparare una cenetta da innamorati. Non mi dire di no!... Delle frutta, dei biscotti, dello Champagne! Ci penserò. No, no.... devi dire di . Sta zitto, che vien gente! Ma dimmi di , allora!

La sera del 10 ottobre io entrai nella stanza del circolo con la tabella in mano dell'ordine del giorno. Dunque dimani lo champagne a Napoli, disse il tenente colonnello Missori. Chi paga? dimandò il capitano Zasio. Paga Mario, oggi promosso capitano, Pagherò, salvo il caso di forza maggiore. Ecco l'ordine del giorno. E lessi.

Parola d'onore, Morella sclamò il duca di Balbek alla fine si pranza da te come alla tavola del re. Il tuo champagne piagnucola. I tuoi intingoli sentono la predica della quaresima. I tuoi vini sono accimorrati. Facci dunque versare un fiaschetto di vieux gaiezza. Voi ne avete pieno il nappo rispose Morella. Voi non la scorgete dunque che quando la si spande sulla nappa?

Il mio cuore trabocca, gronda il mio cuore d'un orgoglio fantastico e temerario impennacchiato di rumorosa ebbrezza e agghiacciato di freddo terrore come una coppa di champagne avvelenato!

Verani Comperati di seconda mano. Maturi Ecco! Fonseca Cosuccia, sei certa che non sono falsi? Clelia Linguacce! Giannetti Che acqua! Carsanti Basta! non mi seccate più!.... Ditemi, invece: avete sete? Fonseca A proposito di acqua? Carsanti Ma no. Stasera, Champagne. Che diamine! Giannetti Se si tratta di Champagne, tutti abbiamo sete! Fonseca Sitio! Sitio! Carsanti Clelia Verani Giannetti

Era stato lo champagne! ne aveva bevuto troppo!... Stette così qualche tempo ancora, poi si alzò risoluto e uscì di camera.

Al principiare del pranzo si parlava, poi si venne alle grida; all'ultimo, sturate le bottiglie dello Champagne, la sala divenne una babele di schiamazzi. Quattro importanti questioni, di genere affatto opposto, alimentavano la impetuosa loquacit

Vitaliana, che aveva di ordinario poco spirito, si elettrizzava in mezzo a quel battibecco scintillante di sguardi bramosi, di motti squisiti ed aguzzati a punta d'oro, di lumi, di profumi, di bagliori, di gioie; in quella mischia di spalle nude, di petti alitanti, di occhi avidi, di gazes fiammeggianti che nel turbinio della danza sembrano ali ; di quella musica che scoppiettava come lo champagne e dava le stesse prismatiche ebbrezze.

Alzò la coppa ricolma di champagne e stese il braccio verso il principe e verso l'onorevole Carrani. Tutt'e due cozzarono il bicchiere e la duchessa accostò pure il suo a quello del signor Caruso e degli altri. Maria, con gli occhi luccicanti dalla gioia esultava vedendo il marito dar prova d'intelligenza, vedendolo ascoltato e apprezzato da gente altolocata. Fabio solo taceva umiliato e il sentimento della sua inferiorit