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Benevolenza un po’ tarda, non è vero? e sopra tutto, ben misera negli effetti! Ma il navigatore Genovese era sincero, ringraziando i reali di Castiglia di quanto avevano fatto per lui. Chi pensa alle difficolt

Non avendo potuto persuadere i suoi ostinati colleghi, era pure tornato utile al navigatore genovese, consigliandolo a restare in Castiglia, aspettando una migliore occasione di vincere.

Le lagrime corsero più volte agli occhi della regina; di lagrime, per tutto il tempo che durò la modulata preghiera, si mostrarono rigate le guance del navigatore Genovese. Finito il canto si levarono tutti, e incominciò la sfilata.

Del resto, si è riso tanto a Salamanca, da tutti quei sapientoni, che ben possiamo astenercene noi altri. Ammettiamo invece, sorridendo, come e perchè i racconti di Marco Polo comandassero allo spirito del grande navigatore Genovese.

Cristoforo Colombo, non durò fatica ad intendere chi fosse l’aspettato. Sette anni addietro egli era fuggito dal Portogallo, non isperando più nulla da quel re, che sempre lo aveva tenuto a bada con buone parole. Richiamato da lui, che certamente si era pentito e temeva di veder la Spagna far buon viso ai disegni del navigatore Genovese, non aveva voluto a nessun patto ritornare a Lisbona. Ciò che il Portoghese temeva, era accaduto; tardi, veramente, ma in tempo per nuocere alla fortuna del Portogallo, i reali di Castiglia avevano dato a Cristoforo Colombo le navi e gli uomini per tentare l’impresa dell’Oceano. Nuove isole, fors’anche continenti, sarebbero stati dunque scoperti a profitto di Spagna. Ma non erano del Portogallo tutte le nuove terre di l

Munito a guerra un piccolo naviglio, si fece a percorrere i mari delle Antille ed a sedici anni era divenuto un esperto navigatore in quell'arcipelago. Una volta fu veduto ritornare dopo un'assenza di quindici giorni menando seco due poveri negri di sesso diverso. Gli hai tu acquistati? domandò il padre a Giovanni.

I suoi occhi mi fecero pensare al profumo che mandano le violette. Voi che avete una casa, ed amate la vostra casa, per voi c’è fiamma che vi scaldi lontano e fuori dalla casa, forse non potrete mai comprendere quest’anima bella del navigatore, che da noi si alza come polvere nelle distanze della strada che passò.

Ma in tutte rintoccava, grave e soave, la campana della patria: l’animo del giovanissimo navigatore era, malgrado la lontananza, sul Carso,

Voi non ignorate che si chiamano sopraccarichi, in una nave, tutti i personaggi che ci sono imbarcati, senza avere un uffizio particolare, di comando o d’ubbidienza, nella nave anzidetta. Ben altri pensieri, ben altri dubbi e timori occupavano lo spirito del navigatore Genovese, che il terrore della partenza in venerdì.

Aiutavano questa pretensione, la fortificavano certamente nell’animo del re Giovanni, le scarse cognizioni geografiche e cosmografiche del tempo. Dove andava infine il navigatore Genovese? di l