United States or North Macedonia ? Vote for the TOP Country of the Week !


Io non sono in collera con te, lo sai bene. Lalla baciò le sue madonnine, si asciugò gli occhi, poi in fretta, saltò nel letto, ma tenendosi affatto sulla sponda, dalla sua parte, il più lontano possibile dal marito, e senza guardarlo, senza dire una parola. Giorgio buttò via il giornale, e si tirò lui più vicino, ma Lalla continuò a non guardarlo, rimanendo immobile cogli occhi spalancati.

Dopo aver cenato nel restaurant, quella sera andammo a sederci a poppa, sul ponte, a guardare i lumi delle case tremolanti lungo le rive, ad ascoltare i fischi dei vapori che incontravamo. Con tanto passaggio di vapori in questi paraggi dissi a Giorgio devono essere facili le collisioni, quando c'è la nebbia.

Giunsero all'American Bar, e vi trovarono il Serbelli, il Levi e Giorgio Alboè, ritornato la mattina da un fortunoso viaggio in Oriente.

I miei amici stavano congedandosi da Fulvia. Domani, ella diceva, non riceverò nessuno sino alle quattro; perchè voglio studiare, e loro mi fanno perdere tutto il mio tempo. Dunque verremo alle quattro, disse Giorgio. Io pure le porsi la mano in atto di saluto, e, trattenendo la sua, domandai: Ed io, a che ora debbo venire?

Mi vide e mi mosse incontro senza affrettare il passo. Lo strinsi fra le braccia: "sono io, gli dissi, l'amico tuo, il tuo Giorgio." Mi guardò in volto: "Tu qui!" sclamò poi con lieve accento di meraviglia.

Quae translatio facta fuit interpretante Choza Goli armeno docto viro et perito in dictis linguis, ipso interpretante et me transferrente mediante patre Giorgio de ordine unitorum perito in lingua armenica et tartarica, verba illa mihi exponenti in lingua italica.

Canchero! esclamò egli, fermandosi tosto e guardando la beltresca più vicina, donde gli era venuto l'avviso. E siccome la sua esclamazione ionadattica non gli sarebbe servita a nulla col soldato in vedetta, che probabilmente incoccava un secondo verrettone, il nostro Maso si affrettò ad alzar le mani e a raccomandarsi coi gesti, gridando con quanto fiato aveva in corpo: San Giorgio e Carretto!

Balzac, i due Dumas, Eugenio Sue, Giorgio Sand, Alfonso Karr, Victor Hugo, Gauthier, Dikens, Féval.... Quanti nomi di romanzieri, di drammaturgi, di poeti, i cui volumi a mala pena si conterrebbero nel vasto salotto dove io sto scrivendo!

Nel così detto Album di certa Marchesa Pallavicini di Genova io lessi scritto dalla mano della Marchesa du Devant, conosciuta nel mondo letterario col nome di Giorgio Sand, questo concetto: «Fumo di gloria non vale fumo di pipaLe pipe ed il tabacco, nei tempi della storia che raccontiamo, erano diventati assai comuni.

Fu Giorgio, il primo, a riconoscere il Vharè e ad indicarlo agli altri, dopo aver salutato con un cenno cortese del capo, perchè, adesso, gli spiaceva di essere stato ingiustamente freddo con lui e quasi sgarbato.