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Era quello un carteggio abbastanza continuato dal 1833 al 1835: quindi ripigliava dal 1839 al 1843, dove cessava affatto. La scrittura, fine e allungata, indicava alla bella prima la mano di una donna.

In Parigi ebbi a confermarmi nelle idee, nudrite ed espresse fino dal 1835, che la Francia era per molti anni perduta e che l'iniziativa del moto Europeo era da trovarsi altrove. Vidi Lamennais, Flotte, Giulio Favre e quanti mi parevano all'uopo, fino al principe Napoleone Bonaparte, antico cospiratore con me finchè gli Orléans reggevano. Non v'era speranza. Gli animi erano travolti da gare di parte, da stolte paure, da rancori personali, e smarrivano il segno. M'affannai inutilmente a dimostrare a quanti vennero a segreto convegno con me, che il vero unico pericoloso nemico della Repubblica era il Presidente, e che importava anzi tutto togliergli forza di compier disegni, evidenti fin d'allora per me. La borghesia, impaurita dei pazzi sistemi che assalivano la propriet

Nell’estate del 1835 Luca partiva per un porto della Grecia su ’l trabaccolo Trinit

Lo scritto dell'Iniziativa rivoluzionaria in Europa , steso sul finire del 1834, fu inserito nella Revue Républicaine, del gennajo 1835. Diretta da Godefroy, Cavaignac e Dupont, quella Rivista parigina rappresentava le opinioni della parte repubblicana ordinata sul terreno dell'azione nella Societ

Vostro figlio nel Signore ROBERTO DA SANTA CROCE. Reverendissimo padre, Dal Lazzeretto, il 5 settembre 1835.

¹⁷ Nel 1835 la commemorazione era gi

Chi scrive affermò nel 1835 in una Rivista Francese, quando tutti vaticinavano in Europa iniziatrice dell'èra repubblicana la Francia e le idee repubblicane erano in Parigi rappresentate dai migliori per intelletto e per cuore , che l'Europa e la Francia s'illudevano che mancava in Europa l'iniziativa, che ogni popolo poteva, credendo, sapendo, volendo, colmar quel voto, ma che bisognava cominciasse dal convincersi che la virtù iniziatrice non esiste più, monopolio perenne, in Francia o altrove che la Francia l'aveva, fin dal 1815, perduta che la grande gigantesca Rivoluzione del 1789 non era stata iniziativa, ma sommario e conclusione d'un'epoca che splendidi fatti e presentimenti del futuro potevano rivelarsi in Francia, ma che per molti anni le solenni collettive mosse della Nazione non segnerebbero nuovi gradi di progresso all'Europa e si consumerebbero fatalmente per entro alla chiusa curva di un circolo.

Nel 1835, quando infieriva il cholera a Marsiglia, un giovine italiano, che generosamente si era arrolato in un'ambulanza per la cura dei cholerosi e che ogni notte doveva con un compagno dividendosi per met

Fondai nel giugno del 1835 un giornale destinato a estendere l'Associazione e le sue idee nella Svizzera. Esciva due volte la settimana, su due colonne, francese l'una, tedesca l'altra. Avevamo fatto acquisto d'una stamperia in Bienna, nel Cantone di Berna. Il professore Weingart, svizzero, dirigeva lo Stabilimento, nel quale allogammo operai profughi, tedeschi e francesi.

Ma le lettere della giovinetta andavano a mano a mano facendosi più rare; tutto il giorno, e perfino la notte, ella era vigilata dalla sospettosa cura de' suoi, che non sapevano intendere la cagione de' suoi ostinati rifiuti; una lettera incominciata era caduta nelle mani di sua madre; la cameriera, che portava di soppiatto le sue lettere alla posta, era stata congedata sui due piedi; finalmente, mancando gli spedienti, fors'anco soppravvenendo la stanchezza, Lilla non aveva più scritto. Un ultimo suo biglietto, vergato nel gennaio del 1835, lasciava trapelare com'ella dovesse inchinarsi alla ferrea volont