United States or Andorra ? Vote for the TOP Country of the Week !


Pur ora dobbiamo riconoscere che creare forme di bellezza artistica non è poco. La Grecia antica è immortale per aver fatto questo soltanto. Le sue battaglie, le sue conquiste, i suoi sistemi filosofici, le sue scienze embrionali hanno ormai un valore molto relativo nel presente.

Filippo si è mostrato veramente savio, in questa occasione, ed io lo aggiungerò volentieri ottavo ai famosissimi sette dell'antica Grecia. Ed anche, come mi ha rimesso il fiato in corpo con una sua modesta confessione!

Una volta inseguì una nave carica di trecento fanciulle tra le più belle della Grecia e della Georgia, comprate ed educate pe ’l Califfo da un mercante di Bagdad; la raggiunse nelle acque di Scio, e la predò. Poi, nella sera, dinanzi a un promontorio coperto di pini, egli bandì per la sua flotta un convivio. La selva di pini incendiata illuminò e profumò di resina la festa; i corsali, che nelle continue fazioni avevano sofferto castit

Vero è che Wilebrordo Snellio, De re nummaria, fa dubbio in quellappendit monetam», quasi che non fosse argento coniato ed il siclo non fosse a quei tempi una moneta intiera da , ma un peso particolare; onde il dire «appendit monetam quadrigentos siclos» sia come se dicessimo: «egli pesò quattrocento once d'argento». E la veritá si è che il siclo non era solo nome di una specie di moneta, ma anche d'un peso particolare; come in Grecia la dramma era nome e del peso, che era l'ottavo d'un'oncia, e della moneta, onde altre monete di due e di quattro dramme «didrachme» e «tetradrachme» si chiamavano; e fra noi l'oncia è nome non solo d'un peso, ch'è la duodecima parte della libbra, ma d'una longhezza, ch'è la duodecima d'un piede.

Il perchè va lo dico subito, A Venezia, dove ho servito qualche anno, ci ho imparato una gran massima, che credo l'abbiano trovata in Grecia, nella tomba dei sette Sapienti. «Da chi mi fido mi guardi Iddio; da chi non mi fido mi guarderò ioOra, vedete, messer Pico; io non vo' dar molestie a nostro Signore, e non mi fido mai di nessuno.

Giuseppe crede che fosse Artaserse Longimano, altri, e sono i più, credono riscontrare molte somiglianze fra il carattere di Assuero e quello di Xerse celebre per l’infelice esito della sua spedizione nella Grecia, altri ritengono che fosse un re dei Medii, ed altri ancora, fra cui il celebre I. S. Reggio, ritengono che fosse Dario Istaspe.

Egli stesso aveva scelto quelle bellissime schiave tra le molte, che possedeva e la sua scelta era stata felice, perchè egli s'intendeva di bellezza femminile. Ne era il più profondo conoscitore. Eppoi.... eppoi.... Ricordava i cibi rari, la musica, i canti.... tutti avevano applaudito ai celebri cantanti, che egli aveva fatto venire dalla Grecia lontana.

Perché poi i nostri si dicessero, a differenza degli altri, «magno-greci», parmi difficile a risapere; essendo certamente men numerosi essi, e men lati questi loro stanziamenti occidentali, che non gli originari nella Grecia propriamente detta.

È questa una pagina di storia ripetuta sovente negli ultimi due terzi di secolo in Francia, in Germania, nel Belgio, in Grecia, nella Spagna. A quale linea della pagina siamo oggi in Italia? Aprile, 1863.

La smania di fazioni, di allegrie, di battaglie, di devozioni tutt'insieme, che Pisa, colonia greca, aveva dalla Grecia portato, suggerì quel genere di festa; lo tenne vivo il desiderio politico di alimentare gli spiriti guerreschi, tanto necessarj per mantenere la pace e tutelare i diritti.