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Aggiornato: 2 giugno 2025


E perciò Cicerone, tutti i romani professavano doversi prendere da essa, eloquenza, lettere, ius pubblico e privato, costumi, ogni civiltá, ogni coltura, di preferenza che dalla religione. Le lettere specialmente dipendettero tutte, si conformarono tutte dalla filosofia. Polibio, contemporaneo ed amico de' Scipioni, fu uno de' primi e piú grandi venuti di Grecia a ingentilir Roma.

Le morali sono più numerose, come per esempio le idee fisse, le tristi passioni che irritano il cervello, i rimorsi, l'isolamento, il timore, la speranza, ecc.; e le aberrazioni che producono solo talvolta gradevoli e piacenti, altre volte lugubri e spaventevoli apparizioni. Giovane e pieno di dolci memorie, viaggiava in Grecia.

Comprendo che Bosdari si è urtato profondamente con Venizelos. Bosdari ha un fondo d'incurabile germanofilia. Conclude: Ho fatto capire a Venizelos che l'unica potenza la cui amicizia può permettere alla Grecia di non essere la misera vassalla dell'Inghilterra e della Francia è l'Italia.

FESSENIO. Tanto meglio quanto Italia è piú degna della Grecia, quanto Roma è piú nobil che Modon e quanto vaglion piú due ricchezze che una. E tutti trionferemo. LIDIO. Orsú! Andiamo a fare il tutto. FESSENIO. Spettatori, le nozze si faran domane. Chi veder le vuole non si parta. Chi 'l disagio dell'aspettare fuggir cerca a sua posta se ne vada. Qui, per ora, altro a far non se ha.

La pubblica solennitá di tali cerimonie, la maggiore diffusione delle cognizioni e degli scritti, l'esempio invidiato dell'Italia, la maraviglia che destavano le opere degli antichi poeti di Grecia e di Roma, delle quali allora si andava rendendo piú comune la lettura in tutta l'Europa, ed altre consimili circostanze ponevano vieppiú sempre in onore la poesia: questa che delle belle arti è la prima ad essere coltivata, allorché i popoli si accostano alla loro civilizzazione.

Certo che anche prima di essi, in tutte le regioni incivilite di Grecia o d'Asia, furono vie segnate e fatte dal lungo passaggio; e certo che vi s'aggiunsero qua e tagli, argini, ponti, opere d'arte; ma colá non erano opere d'arte le vie intiere.

Ricòrdati che m'hai paragonato più volte ad uno dei sette Savi della Grecia. Con queste chiacchiere era finita la colazione. Pochi minuti dopo, i due amici, tornati in sella, galoppavano alla volta di Genova.

La Grecia accettò, sin dai tempi eroici, il culto della donna e dell’uomo divinizzati, di cui l’esercizio fu del pari lubrico che nell’Asia Minore.

E alla Grecia soltanto, sorella nata ad un tempo colla nostra Italia, fu dato riaffacciarsi, nell'ultimo mezzo secolo, alla seconda vita, quando appunto cominciava per l'Italia ad albeggiare la terza.

Ella, accarezzando con la mano lieve e delicata i selvaggi capelli della mia testa indomita, mi narrava le storielle di Grecia, del nostro bel paese lontano, di cui ci pungeva il cuore la nostalgia: lei, una nostalgia piena di ricordi, me, una nostalgia fervida di speranze. Ora la mamma, i rimpianti, le speranze, tutto è sparito: ma nell'anima mi ronzano pian piano le novelle.

Parola Del Giorno

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