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Suo padre amava che egli studiasse; danari quanti ne voleva, ma non si muovesse per nissun pretesto da Genova. Un giorno, cionondimeno, fatti gli esami del primo anno di medicina, e' gli aveva mandato un bel gruzzolo di monete, perchè contentasse la sua voglia di andare a Roma.

Quindi s'apre la guerra; Genova e Pisa armano per Arrigo; questi scende, ed è incoronato in Roma da papa Celestino testé succeduto. Poi muove contro a Tancredi, ma è respinto e risale a Germania, componendo per via una delle molte guerre che giá ferveano di nuovo tra cittá e cittá e signori in Lombardia.

L'ultimo a morire di questa gran generazione del mezzo del secolo decimoquinto fu Francesco Sforza . Due anni innanzi, Genova, che dal 1458 aveva ridonata la signoria a Francia, abbandonata da questa, l'aveva donata a lui.

Per altro, una non era storica, e mi parve sconveniente che il gran re l'avesse lasciata dipingere da' suoi impiastratori di tela. Che cosa significava quel re seduto e col cappello in testa, davanti al doge di Genova, che aveva salito in quel punto i tre gradini del trono?

Riordinata la legione, alla quale i Nizzardi avevano recato un primo rinforzo, il 28 giugno di mattina salpa con circa duecento volontari ben armati ed equipaggiati, ed arriva a Genova nel pomeriggio del 29, accolto dai Genovesi coll'entusiasmo di popolo con cui era stato acclamato a Nizza, e ricevuto dalle autorit

Intanto Federigo lasciato Napoli si porta a Genova, poi ad Aquisgrana, dove Re dei Romani lo confermarono.

Eccovi dunque chiariti del perchè io mi sia recato a Genova, e intenda andarmene fino a Torino, siatemi cortesi di ospitalit

Governava allora in Genova un Venanson, lo stesso che, richiesto da mio padre delle mie colpe, rispondeva non esser tempo di dirle; ma ch'io era a ogni modo dotato di certo ingegno e tenero di passeggiate solitarie notturne, e muto generalmente sui miei pensieri; e al Governo non andavano a sangue i giovani d'ingegno dei quali non si sapeva che cosa pensassero.

Da quarant’anni Ferdinando III regnava in Sicilia, e in quarant’anni non s’era mai sognato di mettervi piede. Ferdinando viaggia per Genova, per Vienna, per Francoforte; ma non viene mai in Sicilia.

Come fu passato un mese di quella vita, si ricordarono un giorno che avevano promesso di tornare a Genova: ma se ne ricordarono per guardarsi in viso, ridendo, e dirsi a vicenda che amici e congiunti potevano aspettarli ancora un bel pezzo.