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Eccovi la ragione dei miei portamenti di questa mattina; ed ora che vi ho tutto confessato, accettate voi il mio pentimento sincero? Lorenzo afferrò la mano che Aloise gli offriva, e lo abbracciò con affetto. Vostro amico per la vita e per la morte, Aloise di Montalto.

PIRINO. Mi vo' fidar della tua fede, ché non manchi di fede a chi si fida nella tua fede. PANFAGO. Eccovi la mia fede di osservarvi fedelmente la mia fede. PIRINO. Fa' che non t'esca di bocca.

Eccovi dunque chiariti del perchè io mi sia recato a Genova, e intenda andarmene fino a Torino, siatemi cortesi di ospitalit

Ed ora eccovi cosa avevamo combinato. Pap

Ne conosco uno, un ex-ufficiale, eccovi un biglietto per lui, fatelo cercare, e scritto in fretta due parole col lapis su una carta da visita, la consegnò al Carrani. Maria si era allontanata dal principe e presa la Nouvelle Revue, che era posata su un tavolino, si era messa a leggerla attentamente.

O vecchi, vecchioni di mille ottocento ottantadue anni! O amici, amicissimi di tutti i bimbi morti nati, e nascituri! Se vi vedo proprio! se vi voglio vedere! E camminate, e camminate.... Eccovi! eccovi!... Come siete belli! Come siete grandi! come siete dolci! Gathaspar! Melchior! Bitisarch! O se volete meglio, Magalath! Pangalath! Saracen! O se volete meglio ancora, Appellius! Amerius! Damascus!

Eccovi la cagione. PARDO. E può cader in cuor di uomo un cosí nefando pensiero?

Principe di Lavandall, eccovi la mia mano. Grazie, angelo del cielo! sclamò il principe al colmo dell'entusiasmo.

Appena ebbero i deputati la notizia dell'occorso in Milano il giorno 20 aprile, senza alcuna lettera di comunicazione di quanto era seguito al Senato, senza il menomo officiale avviso del loro richiamo, presero congedo dal principe, ritornarono a Milano. Ed eccovi, o signori, altra luminosa prova che niun rapporto mi legava al principe, che nulla piú curai che l'interesse della patria, che rispettai la volont

Eccovi la mia risposta all'illustrissimo Doge e al nobil comune di Genova; diss'egli frattanto. Aspetterò la guerra in quel giorno che mi è stato indicato; non posso desiderarla prima, perchè non la ho provocata e aspetto ancora che vogliano i miei nemici tornare a più miti consigli. Comunque sia, messer Pietro Fregoso, io vi prego di render grazie in mio nome al Doge vostro cugino, che tanto ha fatto stima di me e di tanto ha cresciuto la solennit