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Io pregherò per voi, quando uscirete di qui: vi aspetterò fino a domani, e poi, ve lo giuro innanzi a Dio che ci ascolta, vi seguirò nella morte. Ma voi.... soggiunse titubante Lorenzo: voi avete una madre.... Maria!... Maria!... esclamò il giovine, balzando in piedi a sua volta, e guardandola in viso trasognato, come uomo che non sa se debba aggiustar fede a' suoi sensi medesimi.

Allora ritornerai nel tuo sicuro rifugio, e se non mi troverai più vivo, ti aspetterò l

La carne è peggiore. La carne di questa domenica è squamosa, sciapita, dura come il corame. L'ho voltata e rivoltata sotto i denti senza riuscire a masticarla. Pazienza, aspetterò quella di domenica ventura. Siamo sotto l'azione del regime forcaiolo da qualche mese e non abbiamo veduto neppur l'ombra della commissione.

Maria non avrebbe potuto lasciar partire a quel modo il conte Della Valle senza prima concedere a stessa di rivederlo ancora, un'ultima volta. Lo aspetterò l

Se viene per fargli visita, dica il suo nome ed aspetti, come fanno tutti gli altri. Il signor sottoprefetto l'aveva masticata male e aveva risposto: aspetterò. Così dicendo, il nostro personaggio porgeva al converso la sua carta di visita, con un gesto che voleva dire: A voi, ecco chi fate aspettare; andatelo a riferire al vostro principale, che vi dar

Capirai ripigliò il giovinetto dopo un momento io resterò lontano molti anni. Aspetterò rispose semplicemente la Cammilla con una voce così grave e lenta, che pareva uscisse dal più profondo dell'anima. Potrei anche non tornar più. Io, peraltro, non posso, non devo ingannarti riprese Giacomo abbassando lo sguardo, titubando, sentendo tutto il rossore della vigliaccheria che stava per commettere.

Ah! forse per avvertirlo della tua presenza? diss'ella, guidata da quel senso indovino che hanno in simili casi le donne. Orbene, sia pure così; rispose Spinello. Io lo aspetterò di piè fermo. No, te ne supplico, parti! Egli sar

Scese a precipizio la scala; e don Bartolomeo Colombo lo seguiva. Giunto a palazzo, chiese di entrare dal re. Non si poteva; impedivano il passo i soldati; ricusava, chiamato al rumore, il gentiluomo di camera. Mio buon signor Noguera! gridava il capitano Fiesco. Non siate così duro con me. Vogliate annunziarmi a Sua Altezza. Se non può ricevermi subito, aspetterò.

Giurami che non hai nessuna idea matta per la testa? Cioè?... Non ti capisco!... Giurami che aspetterai... che aspetterai fino a domani la risposta di Schreiber?... Non vuoi altro?... Giuro che aspetterò. No, così no!... Devi giurare per tua madre. Ebbene sia: te lo giuro per mia madre.

Balzai in piedi, mi vestii in furia, uscii correndo, e non mi fermai che sulle scale dell'Albergo Milano, dove tre camerieri m'inseguirono e m'arrestarono come un ladro, per dirmi: Il numero 17 è uscito! Il numero 17 era Fulvia! Briganti! Li respinsi come tre creditori, e ripresi a salire dicendo: Aspetterò la signora Zorra.