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E, dopo avere scorse le prime pagine con fatica, si era venuto via via interessando a quella lettura, che gli aveva ravvivato nel cuore il sentimento patriottico fino allora latente.

»Milano, il 5 d'aprile 1815. »Il Governatore generale »Maresciallo BELLEGARDEOra che era egli Murat? Re d'una parte dell'Italia. Quali erano le sue truppe? Truppe italiane. Quali i suoi divisamenti? Discacciar gli stranieri dall'Italia, e riunire la Penisola sotto uno stesso governo. E questi fatti emergono essi dalla lettura del bando di Bellegarde?

La lettura di questa lettera strappò alla signora Federica una serie di esclamazioni che esprimevano la sorpresa, lo sdegno, il dolore. Giunta alla fine, non seppe più tenersi, e, rossa in viso dalla collera, lacerò il foglio, protestando che non avrebbe certo acconsentito a portare un simil messaggio.

Esse, come è facile capire, non erano scritte subito dopo la rappresentazione, ma più tardi, di modo che spesso, se non sempre, correggono e compiono le impressioni di questa con la lettura ponderata dell'opera giudicata; tuttavia sembrano scritte molto in fretta, come appare anche dalle incertezze e incongruenze della grafia e da qualche distrazione curiosa, quale quella per cui il personaggio dumasiano di Suzanne d'Ange si sdoppia in Suzanne e nella baronne d'Ange e quella per cui il Porta prende il posto del Grossi come autore della Prineide; di più, qui e nelle novelle, le citazioni e i richiami non sono sempre esatti, e ben si sente che l'autore attinse dalla sua memoria, non, volta per volta, da libri e manuali, ottima prova, a mio parere, che la sua dottrina non era d'accatto e posticcia.

Terminata la lettura del suo ultimo libro, che ha per titolo quella domanda, si rimane perplessi. Chi ha ragione? Lui o la storia? Lui o l'umanit

In prova d'obbedienza sollecita, si accostò allo scaffale più vicino, ne tolse il primo libro che gli venne alla mano, e andò a sprofondarsi nella lettura, ma non senza essersi sprofondato da prima in un seggiolone imbottito di bambagia, che era una delizia a sentirlo. Il padrino Adelindo era tornato in quel mezzo al suo ascoltatorio.

Terminata la lettura di questo romanzo (scene lasciamolo dire alla modestia dell'autore) pensavo al Goldoni e alle sue commedie. Non gi

Modeste parole, che faranno sorridere tutti coloro che dalla lettura di essi saranno usciti con qualcosa di più nell'intelletto, con qualcosa di meglio nel cuore.

Solo gli occhi conservavano l'antico splendore, l'antica energia. Il Presidente scosse il campanello, dichiarò aperta la seduta, e diede la parola al Direttore per la lettura della sua relazione.

Il quale, se, come ho accennato, non è di facile lettura, è poi tale perchè, nell'intenzione dell'autore, non è destinato al volgo dei lettori. Nel grottesco s'adombra qualche aristocrazia; nel crudele, qualche idealit