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Con dei conigli ladri come coloro che reggono oggi le sorti dell'Italia, ogni esercito può comparire il primo del mondo, giacchè essi non li vogliono i due milioni di militi che può dar la nostra Penisola; a loro bastano pochi preposti, pubbliche sicurezze, benemeriti, ecc., per guardar loro la pancia.

Penisola gentile, Che sovra il mondo pria la signorile Spada gran tempo trionfando alzasti, E sebben misto a lutti inevitati, Sui barbari domati Ampio tesor di civilt

Non doveva egli Mazzini conoscere simili deliberazioni e concerti? Potevano i garibaldini acclamare colui, che ribelli ne appellava e ci contrastava la marcia su Roma? Certo si è che a Roma, a Firenze e in tutta la penisola il sentimento popolare e lo sdegno nostro ad imprese fortunate avrebbero punito a misura di carbone chi, disponendo delle forze d'Italia, se ne giovava per impedirle l'incoronamento della propria unit

Nella fisiologia della nostra penisola, perciò che riguarda la parte fisica del nostro popolo, vi sono pure dei contrasti sorprendenti.

Lasciamo passare l'invasione a suo tempo questi irresistibili capolavori rifaranno la loro marcia trionfale sui teatri della penisola.

Ignoravano perciò che il mar di Sargasso, come fu chiamato di poi dalle alghe di cui è formato, occupa nel mezzo dell’Atlantico uno spazio otto volte più vasto della penisola Iberica.

L'Italia, la penisola signoreggiante, non era allor divisa in province; serbava tutte le distinzioni di sue genti primitive, secondo i patti con cui ciascuna s'era aggregata a Roma; ma queste distinzioni erano scemate dalla concessione, che Augusto fece allora a tutte insieme, di quel diritto di cittadinanza, tanto contrastato giá quando non era un'ombra.

Ucciso Nipote da due suoi conti, Odoacre mosse a vendicarlo; ma riuní Dalmazia al suo regno e patriziato. Il quale, oltre la penisola, comprendeva le due Rezie e Sicilia, restando Sardegna e Corsica ai vandali d'Africa.

Il 14 dicembre 1866, le ultime truppe francesi s'imbarcarono a Civitavecchia: così quel giorno nessuna bandiera straniera sventolò più sull'Italia dalle Alpi al mare. Era questa una condizione nuovissima nella storia della Penisola, condizione che non si era più presentata dall'anno 1494.

Senonchè i reazionari, ossia i bigotti della monarchia, vedendo, in una vittoria qualsiasi dell'esercito piemontese, risuscitata più gagliarda che mai la rivoluzione in tutta la penisola, e quindi riconoscendo impossibile di venire a patti col nemico quando al re fosse piaciuto, perchè la volont