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Come appare magico e misterioso il promontorio Circeo guardato dalla lontana Astura, dai monti Volsci o da quelli Laziali, ed anche da Terracina, quando cade la sera! Ora invece mi appariva grigio e verde, simile a molti altri monti; spariva quella forma insulare che aveva assunto nella lontananza e lo vedevo scendere verso la pianura pontina con una larga striscia di terra. Le belle forme sparivano e profonde selve coprivano i suoi fianchi fino alla sommit

Cristoforo Colombo, ricordando l’arcipelago del Tirreno, diede a quel promontorio, che pareva un’isola, il nome di Montecristo; un nome che gli è rimasto, crediamo noi, per miracolo.

Non potrò mai toccarti, o mia Stella ideale, o mio unico Sogno, Sete della mia Sete eterna, o sorridente Stella che fuggi di cima in cima!.,. Mai non potrò fermarti nel cavo delle montagne sublimi, avvincerti, per inchiodarti alla vetta d'un promontorio, o affascinante Stella dalle labbra diaboliche!...

Tre naturali di Guanahani, imbarcati sulla Pinta, dicevano che dietro ad un promontorio, poc’anzi denominato delle Palme, era un grosso fiume, rimontando il quale, si poteva andare in quattro giorni a Cubanacan!

Il Capo d'Anzo, adunque, forma col suo promontorio il porto che piglia il suo nome. Porto capace soltanto di piccoli legni ed in questo stava ancorato l'elegante Yacht della nostra Giulia pronto a' suoi ordini.

Che Circe la maga abbia abbandonato la sua dimora, fabbricata laggiù sul promontorio? Abiterebbe forse ella ora a Ninfa? E' forse divenuta la regina dell'edera! Nel vedere il verde che mi circondava per un momento ho creduto che Ninfa fosse il magazzino d'edera dell'Italia e che ivi venissero le anime dei grandi ad inghirlandare tutte le rovine gloriosamente.

Mentre questa squadra s'avanzava all'accennata punta diradossi la nebbia e, sollevandosi, lasciò scorgere il promontorio e gli altri monti che fiancheggiano il lago biancheggianti di neve; le acque apparvero d'un colore più bruno-cilestrino a causa di quella candidezza delle montagne fra cui stavano rinchiuse.

Poi, per vaghezza di cambiar padrone, si mise al servizio di Don Rocco Panzavacante, e su una tanecca nuova fece molti viaggi in commercio d’agrumi al promontorio di Roto, che è una grande e dilettosa altura su la costa italica, tutta coperta da una selva di aranci e di limoni. Su i ventisette anni egli si accese d’amore per Francesca Nobile; e dopo alcuni mesi strinse le nozze.

Voltato il promontorio di Montecristo, egli non vedeva più quel lembo di paese a lui caro, non vedeva più i poggi, le colline, i gioghi risalenti via via dalla spiaggia del mare fino ai monti di Cibao, che torreggiavano dal centro della sua isola natale. Abarima era quasi sempre accanto a lui, per consolare quel mesto dolore.

Nessuno abita la spiaggia. Alla cima del promontorio, che dal lato di Baia declina a dolce scoscesa, torreggia una ruina, un casotto di doganieri, ora abbandonato e demolito. La si direbbe, questa punta di Baia, un dente cariato spezzato.