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Giovanni Episcopo parla così; e lungo l'intero lavoro il suo accento non muta. Racconta casi assai diversi da quelli dell'uffiziale russo diventato strozzino. Nessuna rassomiglianza può notarsi tra Benigna e Ginevra, tra il dramma del vigliacco marito di questa e quello più elevato, più tormentoso del marito di Benigna... Eppure a chi ha letto Krotkaïa par di sentir narrare un'identica storia.

Se scrive come parla, ha da essere un racconto gustoso.

Se t'è di spavento, parla, che il tempo ci sfugge. Parla ed esci con me fra questa gente; esci per seguirmi fino all'ultima Francia. L

Oh, : tu devi saper tutto: e confortarmi, consigliarmi, rispose Diana, abbandonando una delle sue mani fra quelle di Adolfo. Parla....

Ed ei seguillo. Come seco il vede, Gli dimostra Ottoman volto giocondo, E seco parla, fin c'ha posto il piede In su la riva d'un vallon profondo. Come l'ebbe col

Mio cugino Magnasco parla molto bene, e meritamente, di voi. Orbene, che male c'è che io sia sua cugina? C'è, o signora, che voi... gi

Che il manifesto: Cittadini lavoratori, sparso in quel primo giorno e causa dei primi disordini, e firmato: I Socialisti milanesi, ed in esso si parla di rivolta della fame e della disperazione, alla quale il Governo del Re risponde coll'eccidio scellerato dei supplicanti pane e lavoro, si parla del militarismo piovra della nazione a servizio di alleanze e d'interessi dinastici, di privilegi odiosi, ecc. Si dice che il Governo del Re ha preparato quelle rivolte e le ha volute; sono opera sua. La responsabilit

La cognata, per andare sino al termine, non vi s’arresta, non le interpreta. Parla, parla, in una specie di vertigine fredda; e la sua voce si falsa, ed ella medesima ne sente la falsit

PANIMBOLO. Ecco s'apre la porta e ne vien fuori. Oh come intesi darmi colpi mortali allo stomaco e alla gola! DON FLAMINIO. Leccardo mio, i segni di mestizia che porti scolpiti nel fronte mi dán segno d'infelice novella: parla con la possibil brevitá. Oimè, tu taci e par che col tuo silenzio vogli significar qualche sinistro accidente! DON FLAMINIO. Deh, comincia presto!

Si tratta del nostro matrimonio; Giusto si fa scrupolo di sposarmi perchè il babbo lo crede ricco; è tentato, perchè mi ama tanto, di convincere il babbo del suo errore. Ora parla tu. Nina non stette a riflettere; dichiarò tranquillamente che era un'altra cosa. Come un'altra cosa? , un altro paio di maniche... Si spieghi subito, via, da brava.