United States or India ? Vote for the TOP Country of the Week !


E io a lui: <<L'angoscia che tu hai forse ti tira fuor de la mia mente, si` che non par ch'i' ti vedessi mai. Ma dimmi chi tu se' che 'n si` dolente loco se' messo e hai si` fatta pena, che, s'altra e` maggio, nulla e` si` spiacente>>. Ed elli a me: <<La tua citta`, ch'e` piena d'invidia si` che gia` trabocca il sacco, seco mi tenne in la vita serena.

Siete un brav'uomo, mastro Bernardo! gridò il Picchiasodo, poi ch'ebbe trincato alla salute di Gilda, del Maso, della zia Rosa, e, a farla breve, di tutti gli astanti, E vedo, stando qui di presidio, che questo popolo è buono, come si è mostrato valoroso in tante occasioni. Sentite ora un mio pensiero; in vino veritas, e se me ne versate dell'altro, mi spiegherò ancora meglio. Grazie infinite! Io dico dunque, che, come noi due non ci odiamo, perchè abbiamo potuto ricambiarci qualche servizio, così non debbono odiarsi finarini e genovesi. Che diamine? o non parliamo tutti lo stesso vernacolo? Meditate su questo punto, mastro Bernardo, che mi par l'essenziale. E non vi metta in pensiero qualche divario nella pronunzia, come a dire un po' di cantilena che noi sentiamo nella vostra parlata, e un po' di strascico che voi fiutate nella nostra. Son cose da nulla, e appunto perchè son cose da nulla, mi stanno a riprova di quanto io v'ho detto. Credete a me, mastro Bernardo; io non so che cosa avverr

«O Marco mio», diss’ io, «bene argomenti; e or discerno perché dal retaggio li figli di Levì furono essenti. Ma qual Gherardo è quel che tu per saggio di’ ch’è rimaso de la gente spenta, in rimprovèro del secol selvaggio?». «O tuo parlar m’inganna, o el mi tenta», rispuose a me; «ché, parlandomi tosco, par che del buon Gherardo nulla senta.

IV, I par., p. 141. Così il Dr. Hager: «L’indole del siciliano non è meno orgogliosa che superba o sostenuta; ma i forestieri, come in una campagna che sia poco frequentata, vi son ricevuti con ispecial dimestichezza ed ospitalit

Ma l'altro non lo ascoltava, che in cotesto punto concludeva certi suoi pensieri con la seguente formula: egli bisogna che sia con noi, o contro noi. Intanto il Farinaccio prosegue: Qui noi vediamo un cadavere, la gola squarciata da larga ferita. Chi è egli? Un padre. Chi lo ha trucidato? Sua figlia: ella senza impallidire lo dichiara; senza rimorso il confessa; anzi, se non lo avesse fatto, bandisce che tornerebbe a farlo. E chi è questa femmina dai truci pensieri, e dai fatti più truci? Eccola; una fanciulla di cui il sembiante par formato dalla mano degli angioli, onde quaggiù si mantenga il tipo della celeste purit

LELIA. Contentissima. CRIVELLO. Oh ringraziato sia Dio! E voi, padrone, signor Flamminio, sète contento? E avertite ch'io son notaio; e, se nol credete, eccovi il privilegio. FLAMMINIO. Tanto contento quanto di cosa ch'io facesse giá mai. CRIVELLO. Sposatevi e poi colcatevi a vostra posta. Oh! Io non v'ho detto che voi la baciate, io. CLEMENZIA. Or sapete che mi par che ci sia da fare?

Odi un endecasillabo del sonno: Huc, huc, noctivage pater tenebrae; huc som..... MERLINO. Taci ! questo mi par latino, e non lombardo. LIMERNO. Anzi e' lombardi fanno pessimamente, partendosi elli da gli antiqui soi maestri di lingua latina, quando che lo materno parlare tanto rozzo e barbaro gli sia.

Ma il sovventore, richiesto dell'imprestito, mentre dapprima si era mostrato molto condiscendente, riservandosi soltanto un par di giorni per la risposta definitiva, quando Giacomo si presentò la seconda volta, non si lasciò più vedere e gli fe' rispondere che si trovava spiacente di non poterlo servire, stante il mancato incasso di una forte somma su cui aveva fatto assegnamento.

Intollerante Di riposo son io. Loco ed aspetto Andar sempre cangiando è mio diletto. Lieve son al par del vento, Vario ho il volto, il piè fugace; Or m'adiro e in un momento Or mi torno a serenar. Sollevar le moli oppresse Pria m' alletta, e poi mi piace D'atterrar le moli istesse Che ho sudato a sollevar. SCI. Dunque ove son?

Alla prima approvazione scherzosa, che era di Ernesta, la cuginetta rizzò il capo ed appuntò le labbra pronta a combattere come un'eroina; alla seconda approvazione, ch'era del dottore, chinò gli occhi a terra al par d'una vergine imbelle. Non ha altr'arme che il pudore, ma evidentemente ne abusa pensò Agenore fa il mulinello continuo.