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Aggiornato: 10 luglio 2025


Allora Nancy ruppe in alte grida, e siccome non cessava di strillare dovettero rimandarla nella nursery; dove Fräulein Müller, la governante tedesca da poco succeduta a Wilson, le diede, non impunemente, qualche schiaffetto. In salotto la conversazione s'aggirava ancora intorno al genio di Nancy. Non potrebbe essere un genio musicale? domandò Valeria, asciugandosi tristemente gli occhi.

Lo guardò con occhi gravi mentre egli le descriveva un certo grembiulino rosa che ella portava da piccina in Inghilterra, e cercava di farle ricordare un teatrino di marionette, di cui a quell'epoca una Fräulein Meyer o Müller era direttrice di scena.

«Knoedel», diceva Fräulein. risotto, diceva lo zio Giacomo. «Leberwurst», diceva Fräulein. cappelletti al sugo, diceva lo zio Giacomo. E a tale pensiero egli si sentiva struggere di nostalgia. Un giorno anche Valeria ebbe un accesso di nostalgia, di nostalgia acuta e straziante. Era precisamente il giorno del torneo di tennis una giornata d'oro e d'azzurro che rammentava l'Italia.

Questa fine facezia ebbe un immenso successo, e tutti risero, eccetto la famiglia distinta che non rideva mai. Dopo colazione Fräulein Müller invitò Nancy a venire nella sua camera; e volle tenersi in grembo Anne-Marie. Ma se piangi, disse Anne-Marie, ho schifo.

Subito s'udì l'acuto e insistente abbaiare del cane; rapidi passi nel corridoio e la porta fu aperta dalla sorridente Elisabeth. Ed ecco Fräulein tutta esclamazioni e domande, ed ecco ecco Anne-Marie chiusa nelle materne braccia!

Nancy depose la sua tazza, e si chinò in avanti a baciare la lanuginosa guancia di Fräulein. Caro angelo, disse. E poi? Poi cosa? chiese Fräulein. Appunto, disse Nancy. Fräulein riflettè a lungo. Come si può fare? disse. Nancy fece un piccolo gesto scorato. Da tuo marito nessune nuove? Nulla, disse Nancy.

Poi visto che la bimba non rispondeva apriva gli occhi, la mite Fräulein Müller, scrollando il capo, obbedì. ... Quella stessa sera Nancy litigò coi suoi amici Bel Popò e Menton Fleuri. Fräulein, nella penombra della nursery, ripeteva quasi sonnecchiando quei blandi ritornelli, quando al sesto «kikiriki» vide Nancy rizzarsi a sedere nel letto, colle guancie accese e gli occhi saettanti.

La signora Avory era anche del parere di far venire da Londra tutti i giorni un poeta che desse lezione sul serio a Nancy; e Fräulein si dilungò in molti particolari riguardo alle Case Editrici che pubblicavano dei versi, e poi non li pagavano. Aveva sentito dire che spesso in Germania gli editori facevano così. E anche in Italia... Da quel giorno in poi l'ispirazione di Nancy fece legge in casa.

Ti basteranno per fare il viaggio in Europa e andare a vedere i tuoi editori? , ; Nancy era persuasa che basterebbero. E Fräulein era un angelo! E grazie, oh, grazie! Naturalmente, disse Fräulein di cui il senso pratico era velato da un nebuloso romanticismo, questa gente sar

«Bel popò, fa la nanna, fa la nanna, bel popò... ... Menton fleuri, menton fleuri, kikiriki, kikirikiFräulein Müller sedeva nel parco, leggendo.

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