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Aggiornato: 10 luglio 2025
La porta si aprì, e Fräulein si affacciò solenne e sibillina, con gli occhi appannati di lagrime. Nancy! Oggi per la prima volta Anne-Marie suoner
Ma Fräulein, Fräulein! come la vizii! disse Nancy scendendo, a braccetto con lei, le piccole scale. Zitta, disse Fräulein misteriosamente. Ti spiegherò.
Fräulein pianse, e Valeria pianse; ma ciò non servì affatto allo zio Giacomo. E neppure fece tornare Nino da San Remo, dove passeggiava sotto le palme con la Villari. E la Villari sospirava languida e beata, sciolta nell'angoscia deliziante della sua «cotta» novella.
E tre giorni dopo, Nancy e Anne-Marie si recarono a stare con lei per una quindicina di giorni. Che genere di educazione hai dato alla tua bambina? chiese la vecchia governante, alla chiusa della prima giornata tutta di miracolose scoperte per Anne-Marie. Ora Anne-Marie era a letto, e Fräulein era sola con Nancy, da basso nel salottino illuminato.
Certo Anne-Marie avrebbe pianto e strillato nel dire addio a sua madre, e sarebbe stato terribile di fare tutto il viaggio a Staten Island con a fianco una lagrimosa e stridula Anne-Marie. Per distrarla, fin d'ora, Fräulein pensò a trovare un nuovo argomento di conversazione.
E Fräulein narrò tutte le notizie riguardo ai cibi che aveva mangiato Anne-Marie, a cui la tapioca non dispiaceva più, ma a cui le prugne cotte dispiacevano sempre. Poi siccome era tardi e Anne-Marie doveva andare a letto, tutti la accompagnarono disopra, anche Schopenhauer.
Fräulein si accinse con le labbra socchiuse a modulare dei suoni incerti, e stava appunto per scivolare nel Beethoven, quando Nancy si rizzò ancora: Oh, Fräulein! non far così! Prova a dirmi delle parole senza far quei brutti suoni. Dimmi tante parole, ma che siano belle!, finchè mi addormento.
Ha fatto una faccia e ha detto: «Ho schifo dei millimetri.» Ma perchè schifo? Le ho detto: Ricordati che i millimetri vanno sempre a destra. E lei mi ha risposto: «Allora io andrò sempre a sinistra.».... Vedi, io ho trovato che quella era una risposta di una incredibile stupidaggine. Nancy rise. Ma questo è ancora nulla, continuò Fräulein Müller.
Era un grande pallone rosso colle parole «Bon Marché» in caratteri d'oro sull'enfiata faccia; ed era stato causa di intensa mortificazione a Fräulein, per tutto il percorso dell'affollato Boulevard des Italiens.
E trasse dalla tasca un contratto in cui figurava il nome di un celeberrimo cantante; il documento era tutto costellato di centinaia di mila lire, come un prato è punteggiato di margheritine. Fräulein fu molto impressionata. Meglio non lasciarlo scappare, disse a Nancy in tedesco. Prendilo, prendilo subito. E lo presero subito. E firmarono il contratto. E Bemolle lo fece accuratamente registrare.
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