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Adesso, ma fra qualche anno? E ricordati bene: se non vuoi quella , nessun'altra. Io, in casa, non voglio facce nuove. Quella la conosco; sposandola, faresti la tua felicit

Scelsero di combattere. Consacrarono con l’azione l’unico valore ideale dell’esistenza. E caddero, come Roberto. Siano qui ricordati e glorificati nel suo nome. C’era una volta un bambino biondo. Era nato a Venezia, da genitori veneziani, il dieci di maggio del 1900.

Ma il vecchio invece sentiva a gran passi avvicinarsi la sua fine. Attaccandosi all'amico e al figliuolo, riuscì a sollevarsi di nuovo dai guanciali; e le parole formando a fatica: Ora, disse, posso andarmene; ho salutato l'amico, ed ho avuta una delle mie ore antiche.... Ricordati, Damiano, di tuo padre!

«Pria di congedarsi, la signora prodigò tanti baci, piangendo, alla bambina, e fu in quel momento, che, scostato il velo, io vidi il più bel sembiante di donna, ch'io avessi mai veduto: splendido volto i di cui lineamenti mi rimasero impressi sempre, tanto più che mi erano ricordati da Marzia, crescendo essa con una somiglianza sorprendente della madre.

No, è cosa finita! tornò a dire l'infermo: è meglio così, perchè ormai io v'era d'impaccio, e buono a nulla; come que' poveri diavoli de' feriti in una ritirata. Ma almeno, lo conosco, Damiano, il tuo cuore; so che cosa saresti stato in un altro tempo; in mezzo agli uomini d'adesso, si marcisce, non si vive. Ricordati di tuo padre; egli avr

Ebbene... ricordati, ricordati che se m'inganni anche questa volta, guai!... guai!... Ma l'intonazione di questi due guai pronunciati dal giovanotto non era la stessa, perchè la seconda volta Sandro, presa Lalla d'improvviso fra le braccia, finì quel secondo guai! con un bacio ch'egli le stampò sulla bocca e nel quale c'era dentro l'amore, la collera, la gelosia, l'anima e le passioni tutte del povero innamorato.

Madre... non so più reggermi! mi batte terribilmente il cuore... vacillo... aiuto, aiuto! Aiuto, aiuto! Arrigo, Arrigo mio, ricordati di me... della tua Emma... Emma, Emma... non disperare... il capitano caler

«Senza nostalgia, senza languori, senza abbandoni mistici, lontano dalle Madonne e dai campanili! Ricordati che nelle citt

Hai bevuto l'acquavite?... ... ... Sono entrato dal tabaccaio... me l'hanno offerta... Dovresti almeno accontentarti del vino della mia cantina che bevi, di nascosto, oltre quello che ti do... Oh!... signor curato, creda... Ricordati che stai confessandoti... non commettere sacrilegio almeno.

Galantuomo! ricordati con chi parli perchè l'hai di gi