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Il suo contatto non vi contamina, voi purificate il luogo dove entrate come profumo d'incenso. Oh Livia, questa è la casa mia, la confidente dei miei dolori e delle mie speranze.

LIMERNO. Posciovi molto bene ascoltare, ma non voluntieri, se non mi parlate di qualche bella donna. TRIPERUNO. Or oltra, ché vi porgemo le orecchie. LIMERNO. Assai men lunghe di quelle del suo asino. Stupefatto dunque Liberato, ch'un asino cosí qual uomo saputamente parlasse, gridando disse: Oh che cosa è questa ch'io veggio e sento? dove son io? or dormo io ancora o son pur desto?

Lampada accesa con coprilume verde sulla tavola di mezzo dove GIOVANNI sta scrivendo. NENNELE entra con cautela dalla sua camera. Eh?! Si volta verso l'uscio di Nennele e sta in ascolto. NENNELE dritta rasente il muro è rimasta immobile. Oh. Scuote le spalle e riprende il lavoro. NENNELE passa in punta di piedi quanto può più lontano da suo padre, avviata all'uscita.

Al sopravvenire di questo dubbio, e' s'era fermato sui due piedi. È capace di tutto quel senza fede: aveva pensato. Può esser benissimo una lustra per bubbolarmi denari; ed io, sciocco, mi ci lascerei accalappiare?... Oh no, no. Voglio prima conoscere esattamente come stanno le cose. E se la è una trappola, mal per lui! Così se ne veniva egli giù per la strada guardando da questa e da quella.

Oh il mio occhio! strillava un altro lacrimando e turandosi l'occhio sinistro; ho avuto un bel fare a metter le mani avanti che un sasso mi si è cacciato sotto, e sarò per divenir cieco.

Oh! «sangre españolAnche la cattedrale, per esempio, che sta nello stesso square incastonata fra un paio di Banche, ha i capitelli e le colonne del suo brutto portico corinzio percorsi da grossi tubi di gas neri che sembrano fasce di lutto.

La storia della vedova non gli piaceva. Oh! andate l

Oh bello! disse Giannina fermandosi davanti ad un grande telaio, dove erano tesi in bell'ordine dei lunghissimi fili, e una spola correva avanti e indietro con grande rapidit

«Oh vedete un po' che umore arabico è quello dei signori! gli ho detto acconciamente, e con ordine, tutto ciò ch'io ne sapeva, ed in ricompensa per poco non mi ha pestato la faccia: oh, che ingegno bizzarro gli è questo Monsignor Carlo! Alcuno mi dir

Oh che vita! oh che vita! esclamava talvolta il povero diavolo. E pensare che la debbo all'amore dell'arte, e ad un matrimonio per amore! C'è da disgustare chicchessia dell'una cosa e dell'altra. Mah! se avessi fatto il droghiere!... Eh! via, questa è vilt