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Partiremo insieme disse M.^r Black a Roberto io non aspetto che una lettera da Londra, la quale non può indugiar troppo. Infatti la lettera giunse il appresso. Essa conteneva adesione del Consiglio alle proposte fatte da M.^r Black circa all'aumento degli stipendi al personale amministrativo di Valduria.

Proviamo se io mi rammento tutte le cose che sapeva una volta: quattro volte cinque fanno dodici, e quattro volte sei fanno tredici, e quattro volte sette fanno oimè! Se vado di questo passo non giungerò mai a venti! Del resto la Tavola Aritmetica non significa nulla: proviamo la Geografia: Londra è la capitale di Parigi, e Parigi è la capitale di Roma, e Roma , , ho sbagliato tutto!

Dopo un profondo studio, riuscii a trovar la via d'andare al British Museum, di tutti i musei di Londra quello che mi stimolava di più la curiosit

Egli parlava con entusiasmo d'una lunga corrispondenza letteraria col principe Alberto di Sassonia e con la regina Vittoria d'Inghilterra. Aveva scritto nel '54 un carme, Hyde-Park, che celebrava le meraviglie dell'esposizione di Londra. In una lettera all'Amari, del giugno 1856, trovo raccontate le strane peripezie di quel carme.

Gasparo mormorò Fortunata, quando fu sola con suo fratello il Signore sa quel che si fa.... Se fossi venuta teco a Londra ti sarei stata d'impaccio... sempre malinconica, sempre piagnucolosa.... Se invece all'ultimo momento mi fossi rifiutata di venire, tu non avresti voluto privarmi della mia bambina.... No, Fortunata....

[Nota 32: In un canto veneziano, certo cavaliere de Franzia bela uccide a Londra un uomo in duello, e per non aver brighe con la giustizia, prende il volo. Imbattutosi a caso nella donna del morto, che riposava a l'ombra de un giardin, questa sente da lui la sua disgrazia. Il cavaliere, con galantería tutta francese, anzi parigina, si offre di sposarla esso in compenso: ma la buona vedova non abbocca, e risponde:

Egli mi accennò una poltrona, e dopo avere spalancate le imposte socchiuse, mi si rivolse, dicendo: Io parto questa sera medesima. Andrò a Parigi e a Londra. Ti prego quindi di pazientare finchè abbia dati gli ordini necessari. È una risoluzione improvvisa? domandai. Meditata. Ho bisogno di stordirmi per alcuni mesi e con quest'ultima catastrofe non potrei restare in Italia più oltre.

Perchè a queste notevoli raccomandazioni non voleva egli aggiungere quella che pochi o nessuno fra gli innumeri aspiranti al posto di maestro di lingua, ecc. ecc., che correvano, corrono e correranno le vie di Londra, avrebbero potuto dividere con lui? Perchè con tanta cura tentava di nascondere il neo-laureato in medicina dietro il postulante pedagogo? Per un sentimento in cui non so se entrasse in dose maggiore l'orgoglio oppure l'egoismo. Entrando nell'onorato ma modesto sentiero in cui lo spingeva il bisogno, egli sentiva di abbassarsi, non in faccia agli altri ma in faccia a stesso; non voleva abbassar con l'altissimo ideale, la scienza; per Lei, per l'amor suo, pel suo culto ogni maggior sacrificio; ma ambiva di farle la carit

I più belli che si siano veduti mai a Rotten-Row, a Londra. Giuoca allora? Lo si è visto, all'ambasciata d'Inghilterra, perdere tre o quattro mila luigi al whist parlando di scimie col barone di Humbold, assiso accanto a lui. Ma allora che si dice di lui? chiese il re, il quale aveva forse una ragione ad un'altra in questa investigazione persistente e minuta.

Era pure Socio Onorario dell'Alpine Club di Londra, del Club Alpino Francese, della Societ