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Crollan; concordi e pronte Gridan le ciurme; il Sol s'affaccia, e cinge Due raggi a un tempo a due Gagliardi in fronte. Oh! viva! In armi avvolto Altri pugni e trïonfi: Amor costringe In gara industre il genio italo e'l franco! Ma qual fragor d'orridi bronzi ascolto? Ne la sanguinea gora Brenno gavazza ancora? Di stragi ancor non è satollo o stanco?

Dicevasi castel Gavone, con vocabolo di controversa etimologia. Altri lo deriva da giogo, come se anticamente si fosse detto Giovone, o Govone. Io ricordo che dicevasi gavone un ridotto delle nostre vecchie galee, posto sotto coperta, così da prora, come da poppa, e serviva per alloggio degli uffiziali e dei marinai, laddove le ciurme dormivano sotto i banchi di voga. E questo gavone marinaresco e il terrestre possono perciò derivarsi, con assai più verosimiglianza, dal cavum dei latini, nel significato di cavit

Colpa dell'ammiraglio che potendo col temuto navilio osar la fortuna di quelle prime fazioni, e distrugger la flotta nemica, e compier se non altro la sollevazione delle Calabrie e di Basilicata, non curandosi di ciò che avveniva dalla parte del Tirreno, per invidia o avarizia, disegnò una impresa da pirata, come se non ci fosser nemici più da combattere. In alto mare, mette il partito di assalire la fertil isola delle Gerbe, poche miglia discosta dal continente d'Affrica, tra Tunisi e Tripoli; impresa, dicea, al nome cristiano gratissima, a loro utilissima, perchè quei can maumettisti securi e imbelli nelle ricchezze nuotavano. Gli fan plauso le ciurme: invocan Dio e la Vergine; e arsi di cupidigia navigano alle Gerbe. Giunservi il dodici settembre. La notte posta una galea nel canale tra l'isola e la terraferma, breve e guadoso a basso fiotto, e tolto così lo scampo, agl'indifesi abitatori dan di mano. Qual rimorso con infedeli? Ammazzato al par chi resiste e chi fugge; quanti ascondeansi in cave sotterra, sbucati come volpi col fumo; i più menati schiavi; e d'oro, argento, masserizie fu grandissima la preda. Due mila i prigioni, secondo il Montaner, sei mila secondo il Neocastro; e gli uccisi sommarono quattro mila, ch'è orribile a dirsi, ma forse vero, perchè non credo uno scrittore insensato da cercar vanto qui nell'esagerare. Ciò temo del Montaner quando leggo il bottino di questa e somiglianti imprese; onde parmi, che da soldato avventuriere ch'egli era, contava sogni d'invidia, scrivendo come tolte tutte le spese, tanta preda si spartisse tra le genti di Loria, che sdegnavan poi a gioco tutt'altro conio che d'oro, e appena avrian sofferto nella bisca chi ponesse mille marchi d'argento. Si riscattarono gl'isolani avanzati alla schiavitù o alla spada; giurarono omaggio alla corona di Sicilia ; e l'ammiraglio fabbricovvi una fortezza, e s'ebbe poi l'isola in feudo . In questo tempo un Margano principe d'Arabi, cavalcando con grande stuolo alla volta di Tunisi lunghesso la riva, fu appostato, e preso dalla gente d'un galeon catalano, e recato allo infante, che il tenea, scrive Neocastro, come preda, non come prigion di guerra, nel castello di Messina , per istrana avventura compagno di carcere al principe di Salerno. Ma la cattivit

Un lietissimo grido misero le ciurme siciliane al vedere il re; che montò su le galee, soppravvide ogni cosa, e si strinse a consiglio con Ruggier Loria. Questi, posato tre , sciolse pel golfo di Roses : e mandonne avviso all'armatetta catalana, che era uscita assai prima a ritrovar briga in quei mari, e le dava caccia la flotta francese.

Presa terra, discesero tosto dalle navi gli uomini d'armi e le ciurme, e vennero fatti calare i soldati Ducali che stavano prigionieri sui conquistati legni, e tolta ad essi ogni arma, legati due a due, furono col Nedena e gli altri loro Comandanti condotti da una squadra nel Castello, ove si recarono pure i principali guerrieri Mussiani: si trasportarono poscia a terra i feriti, che vennero collocati nelle case e nei quartieri, e per ultimo si tolsero alle navi i corpi dei capitani uccisi e si deposero entro un'antica chiesuola che sorgeva vicina al lido, per recarli poscia coi dovuti onori al Tempio di San-Biagio di Musso, e quivi dar loro convenevole sepoltura.

Dopo quella gran prova, le ciurme di Cifalonia con furiose acclamazioni lo elessero duce, e tutta la notte al lume del fuoco greco banchettarono su la nave conquistata e bevvero vino di Cipro tra molti canti bacchici.

«Vana è la difesa del Console, quando egli tocca del merito della legge. Son forse le leggi così provvidamente ordinate, che più non s'abbia a mutarle? E non ve n'ha di tali, che il tempo ha reso inutili, o contrarie allo scopo? Questa legge non è delle prime e sacrosante di Romolo; nemmanco delle Dodici Tavole. È nuova, e fu fatta quando Roma, per la rotta di Canne, era minacciata dell'ultimo eccidio. I socii ribellati; non uomini per l'esercito; non ciurme alle navi; non denaro all'erario. La repubblica, per far soldati e marinai, comperava gli schiavi dai loro padroni, con promessa di pagarli a guerra finita. Tutti davano il proprio, dall'opulento senatore alla vedovella meschina. E gi

VI, pag. 576, portan lo sbarco a 3 agosto, forse confondendolo col cominciamento degli assalti. Gio. Villani, lib. 7, cap. 65, seguendo Giachetto Malespini, cap. 211, dice a 6 luglio. Saba Malaspina, cont., nota come le ciurme si dessero a mangiar le uve gi

Altri il fianco ristoppa alle sdruscite Navi, e sarte rintegra e monche antenne E lacerate vele..... Per le vie Brulicanti frattanto e per le prode Tale un gemer di rote, un incessante Ire e redir di ciurme e di soldati, D'armi, di carri e di navali arnesi, Che l'udire e il veder mettean nell'alma Diletto e meraviglia. MONTI. Il Bardo, C. III.

Gli uomini d'armi del Castellano, i lavoratori dell'arsenale e le ciurme delle navi s'erano adunati essi pure lungo le strade e la piazza di quel tempio, a cui poco dopo recossi Gian Giacomo col seguito de' suoi Capitani, tutti in abito dimesso, poichè cingevano la sola spada, e avevano tolte ben anco ai berretti le piume.