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Prepotenti, dunque; conchiuse Ariberti, temperando con un sorriso e con una soavissima inflessione di voce l'asprezza del vocabolo; il quale, del resto, veniva da .

I mattoni sono designati nella Sacra Scrittura col vocabolo levenim da lavan, bianco, perchè fatti di argilla bianca comunissima in Oriente. È singolare che il procedimento di formare e cuocere i mattoni, sia attualmente eguale alla breve descrizione dataci da Mosè nella Genesi.

Egli scrisse altre poesie sull'andare del Cacciatore feroce e della Eleonora; ma queste due sono le piú famose. lo credo di doverle chiamare «romanzi»; e se il vocabolo spiacerá ai dotti d'Italia, non farò per questo a scappellotti colle Signorie Loro.

Se egli fosse sopravvissuto al marchese di Priamar se fosse tornato a lei, finalmente libera, chi sa?... Ma, vivi ambedue, il lontano si affacciava alla sua mente come la memoria d'un fallo; e quando il lontano morì, non lo pianse; pregò per lui, e le parve un conto saldato. vogliano reputarla cattiva i lettori; umana soltanto, nel senso che Terenzio ha dato al vocabolo, nient'altro che umana.

«Di quella umile». Usa qui l'autore un tropo, il quale si chiama «ironia», per vocabolo contrario mostrando quello che egli intende di dimostrare; cioè per «umile», «superba», come noi tutto 'l usiamo, dicendo d'un pessimo uomo: Or questi è il buono uomo; d'un traditore: Questi è il leale uomo; e simili cose.

Aggiunge, di solito: favoleggiando; vocabolo che adopera anche per la Bibbia e nel parlar di Elia e di Eliseo. di Jacopo di Dante a Guido da Polenta. Acciò che le bellezze, signor mio, Che mia sorella nel suo lume porta, Abbian d'agevolezza alcuna scorta Più in color in cui porgon disìo,

Il testo latino ha mollities vocabolo che, in italiano, sarebbe forse meglio tradurre colle parole sensualit

Il qual modo di parlare appo gli antichi greci fu appellato «poetes»; il qual vocabolo suona in latino, «esquisito parlare»; e da «poetes» venne il nome del «poeta», il qual nulla altra cosa suona che «esquisito parlatore». E quegli, che prima trovarono appo i greci questo, furono Museo, Lino e Orfeo.

Ma, volendo di quella sola, che al presente titolo appartiene, vedere, vogliono alcuni mal convenirsi a questo libro questo titolo, argomentando primieramente dal significato del vocabolo, e appresso dal modo del trattare de' comici, il quale pare molto essere differente da quello che l'autore serva in questo libro.

Ma, oltreché non rende intera l'idea di «traineur», è parola che sa troppo del tanfo di fra Bartolomeo e di fra Iacopone, tanto che oggidi fa stomaco ad ogni galantuomo. |Intorno al significato del vocabolo «estetica».| Fu ricapitata non ha guari ad uno de' nostri amici una lettera senza data indicazione alcuna del luogo ove dimori la signora che la scrisse.