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Nessuno mancò all'appello. A sei ore tutti si trovavano nella sala. Il signore entrò festevolmente, strinse la mano di tutti, e accennò ai commensali di sedere.

E mentre Giacomo impediva a monsieur Richard di pagare, essa strinse la mano del babbo due volte con tanta forza, che il pover'uomo ne rimase scombussolato. Bonso

Poi alla porta, mentre aspettava la Margherita, a cui il malato aveva accennato di voler parlare, si accoccolò, si strinse il bimbo tra le braccia, e lo baciò sulle due guancie. Erano i primi baci di donna su quel volto di fanciullo. Due ore prima, nella sua timidezza selvatica, egli se ne sarebbe scansato rozzamente.

Come poteva darsi a colui senza vergogna, senza rimorso? Gabriele si strinse le tempia con ambe le mani: sembrava gli scoppiassero, aveva un vulcano nella testa... Non poteva persuadersi del tradimento di Adriana. Che mai aveva da rimproverargli? Come poteva averlo scacciato ad un tratto dal suo cuore? No... egli non meritava quell'abbandono, poteva accettarlo così facilmente.

Per essi tratterebbe con asprezza un amico?... Si pentì di quella involontaria collera; le gentilezze, le prove di amicizia ricevute dal barone, le strette relazioni avute sempre con lui gli tornarono in un istante alla memoria; sicchè gli strinse fortemente la mano sorridendo. Eccovi dunque pacificato, caro conte, disse allora sorridendo pure il barone, contentissimo di quel cangiamento.

In fin dei conti insinuò Vergalli con uno sforzo la signora Valdengo è padrona di ... non ha obblighi verso nessuno... e no... Verso di voi, per esempio... verso di me, verso altri replicò Mario Vergalli in tono reciso. Il barone si strinse nelle spalle.

Mastro Zanobi, intenerito, strinse fra le sue braccia il futuro suo genero. L'avete detto, rispose, l'avevo detto fin dal primo momento che vi ho veduto: ecco un giovine dabbene!

Il dottore Agenore strinse nelle sue grosse mani la manina che gli veniva presentata, scrollò la testa lanosa, levò al cielo la faccia lucente, fu per dichiarare col suo più bel falsetto che la sorte di quei colombi era invidiabile e che egli avrebbe voluto essere per lo meno un piccione.

La signora Argellani, guidata dal medico, entrò nell'aria soffocata del colombario, e le si strinse il cuore alla vista di quella bassa vôlta, di quelle pareti le quali parevano doverla opprimere, man mano che si fosse inoltrata in quell'andito. Ohimè! disse ella, guardando compassionevolmente quelle nicchie. Come si ha da stare a disagio qui dentro!

Comunque sia, non è qui il caso di stare a cercare che cosa avesse detto. Egli strinse, o piuttosto si lasciò stringere la mano dalla contessa, arrossì un pochino e prese il posto che la signora gli offriva su d'una sedia a bracciuoli, accanto al sof