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E argomentazione siffatta riscote gli applausi della diritta. E quando taluno rammenta i patti e le promesse dell'intervento, il ministro risponde con piglio di Brenno: GUAI A CHI È VINTO! A che parlate di patti e promesse? La guerra li infranse. La guerra! ma non fondaste tutti i vostri discorsi anteriori sull'oppressione esercitata da una mano di faziosi sulle popolazioni romane? non vi diceste liberatori? non si facevano più sacre le vostre promesse quando appunto, cacciati quei pochi, cominciava per voi possibilit

Esaminando però tanto per ammazzare la noia e il malumore quei gruppi di mobilizzati che convenivano in quella stanza, sempre più mi convincevo della decadenza tanto fisica e morale della disgraziata nazione francese. Quella gente rachitica, mingherlina, paurosa non si poteva certamente chiamare la genia dei Cimbri e dei Galli, l'orgia e il deboscio han dato il colpo di grazia all'antica terra di Brenno e dei Druidi, l'orgia e il deboscio hanno ridotto una baracca dei burattini la così detta signora del mondo: qualche bel tipo raramente si trova nei campagnoli, ma la gioventù delle citt

Alle parole del vostro Messaggio, il COMITATO NAZIONALE ITALIANO ha contrapposto la protesta che precede queste mie pagine . La vostra maggioranza, signore, ha cercato soffocarla tacendone. Dai popoli ai quali voi tenete la spada di Brenno alla gola, essa non accetta che petizioni.

Nella notte, al chiarore di questa luna, quando Roma dorme più profondo il sonno dal quale sarebbe misericordia che non si destasse mai più, le larve dei famosi capitani scoperchiano le vetuste sepolture, e vengono silenziose a visitare la terra donde dettarono leggi ai re del mondo; la rupe, che seppero difendere; il luogo dove Cammillo vide la spada di Brenno gittata su la bilancia per aggravare il peso della nostra vergogna...: la vide, ma nessuno dei barbari passò i monti a raccontarlo alla sua moglie.

Crollan; concordi e pronte Gridan le ciurme; il Sol s'affaccia, e cinge Due raggi a un tempo a due Gagliardi in fronte. Oh! viva! In armi avvolto Altri pugni e trïonfi: Amor costringe In gara industre il genio italo e'l franco! Ma qual fragor d'orridi bronzi ascolto? Ne la sanguinea gora Brenno gavazza ancora? Di stragi ancor non è satollo o stanco?

Sai quel ch’el portato da li egregi Romani incontro a Brenno, incontro a Pirro, incontro a li altri principi e collegi; onde Torquato e Quinzio, che dal cirro negletto fu nomato, i Deci e ’ Fabi ebber la fama che volontier mirro. Esso atterrò l’orgoglio de li Ar

Collo straniero in casa, colla sfida, la più insolente ch'io mi sappia dal guai ai vinti di Brenno in poi, cacciata due volte da due ministri di Francia a chi dichiarava pochi anni addietro Roma capitale d'Italia, il Parlamento, che si dice italiano, tace sistematicamente di Roma: non uno dei suoi membri s'attenta di proferire quel sacro nome: non uno fra quei che avventurarono la vita al grido di Roma o Morte osa tanto è il senso d'abdicazione che spira in quell'aula data all'equivoco gettarlo, sanguinoso rimprovero, in viso agli uomini del Governo e dir loro: Se voi potete o volete vivere disonorati, noi non possiamo vogliamo; e dacchè in questo recinto non può trovarsi vie di salute, scendiamo a cercarla nel popolo.

Sorgete, sorgete! Non corre sangue d'Italia nelle vostre vene? Fra la minaccia del nemico e i cenni del Brenno alleato, non sentite ribollirvi nel core vita e orgoglio di liberi? È terra nostra questa o d'altrui? Feudo o propriet

COS. , la Costanza. Io, Scipio, io sol prescrivo Limiti e leggi al suo temuto impero. Dove son io non giunge L'instabile a regnar: chè in faccia mia Non han luce i suoi doni, orror le sue minacce. È ver che oltraggio Soffron talor da lei Il valor, la virtù; ma le bell'opre, Vindice de' miei torti, il tempo scopre. Son io, non è costei, Che conservò gl'imperi; e gli avi tuoi, La tua Roma lo sa. Crolla ristretta Da Brenno, è ver, la libert

Non rimane dubbio, dunque, che il suo scopo sia la monarchia rivoluzionaria, eletta dal popolo sovrano, sollecita della sorte degli umili, sempre pronta a gittare nella bilancia la spada di Brenno in ogni causa della civilt