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E voltosi attorno per vedere che nissuno l’udisse, vibrando le parole e fremendo: E il dir che ci siamo rimasti noi!.... noi gente libera, che in quattro salti, auf!.... su per ogni via che abbia un po’ di bosco d’intorno.... capisci?.... ci possiamo prendere il gusto.... d’avere un po’ più di quello che ci danno questi can grossi, e senza fatica!

Spoglia d'orrido lupo intorno il cinge Gemmata l'unghie; ed ha faretra altiera Per mirabili smalti, ove si finge Tra veneniferi angui aurea Megera; sola atroce ella minaccia; Sfinge Spande ivi tosco, e fiamme alta Chimera, E con lor sembra, che latrar si scerna Il can custode de la valle inferna.

7 Non vuol parere il can d'esser più tardo; ma segue Rabican con quella fretta con che le lepri suol seguire il pardo. Vergogna a Ruggier par, se non aspetta. Voltasi a quel che vien a piè gagliardo; gli vede arme, fuor ch'una bacchetta, quella con che ubidire al cane insegna: Ruggier di trar la spada si disdegna.

33 E qual sagace can, nel monte usato a volpi o lepri dar spesso la caccia, che se la fera andar vede da un lato, ne va da un altro, e par sprezzi la traccia; al varco poi lo sentono arrivato, che l'ha gi

63 Come sparvier che nel piede grifagno tenga la starna e sia per trarne pasto, dal can che si tenea fido compagno, ingordamente è sopragiunto e guasto; così il medico intento al rio guadagno, donde sperava aiuto ebbe contrasto. Odi di summa audacia esempio raro! e così avvenga a ciascun altro avaro.

Serm. su la Consagr. p. 229. Can. 47 cons. 23 8. 5.

Quand’ ebbe detto ciò, con li occhi torti riprese ’l teschio misero co’ denti, che furo a l’osso, come d’un can, forti. Ahi Pisa, vituperio de le genti del bel paese l

CHIARETTA. Buon can per certo, che, per aver avuto tutta notte la caccia tra' piedi, è stato sonnacchioso che non ha voluto mai alzar la testa in drizzarsi alla via per seguitarla. MARTEBELLONIO. Il mio can ha piú cervello che non ho io, che conosce all'odor la fiera, ché per stuzzicarlo per sferzarlo si volse mai spinger innanzi.

Sta in voi che non v'incolga peggio. Andate, andate, e, se vi torna, continuate a peccare. Ciò detto, e mentre il can bastonato infilava le scale, il Giuliani rientrò nel salotto, dove la donna preparava una scenetta delle sue. Ah signori! gridò ella con piglio da tragedia. Un uomo di quella fatta!... E svenne, o fece le mostre di svenire, nelle braccia di Marcello.

E proprio allora quell'inglesina del malanno incominciava ad aver mestieri ogni tanto di saper l'ora giusta. Per qualche giorno la tenne a bada con certe sue invenzioni; un po' era uscito senza orologio; un altro po' lo aveva dato ad aggiustare, e l'orologiaio, secondo il solito, non si faceva premura di renderlo, infine, menava il can per l'aia, o fingeva di non avere udito.