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Le modiste e le sarte di Milano, con arte elegante, ne avevano fatto spiccare le grazie native della persona, mettendo in rilievo le forme agili e snelle. Il bruno delle vesti dava gran risalto alla delicatezza del volto ed una certa gravit

chi ribatte da proda e chi da poppa; altri fa remi e altri volge sarte; chi terzeruolo e artimon rintoppa

Il nome tuo è pure il mio risposa Regina e ne sono fiera quanto te. L'indomani fu per Regina una giornata di lavoro. Ella corse i negozi, le sarte, le modiste, i mercanti di fiori, i gioiellieri. Ella apparecchiava le sue armi da battaglia.

Mentre ch’io forma fui d’ossa e di polpe che la madre mi diè, l’opere mie non furon leonine, ma di volpe. Li accorgimenti e le coperte vie io seppi tutte, e menai lor arte, ch’al fine de la terra il suono uscie. Quando mi vidi giunto in quella parte di mia etade ove ciascun dovrebbe calar le vele e raccoglier le sarte,

Vidi una rotta barca sopra l'umida Spiaggia caduta, e giunta ai giorni estremi; Dall'albero pendea una vela lacera, Eran perduti i remi. Smarrito è ormai il vessillo che fluttua, Franto il timon, le sarte e la sirena Scolpita sulla prua, ridente al pèlago, Ahi! giace nella rena.

Amisi o per elezione o per destino, io per l'uno per l'altro posso amarvi; e tanto è amare alcuno contra la sua volontá e contro il tenor del Cielo, quanto camminar per un mar periglioso con venti contrari, senza sarte e senza vele, perché alfin doppo varie tempeste si truovi sommerso in un golfo di pene e de' suoi sproporzionati e disordinati desidèri...». O che parole magiche e funeste, o tirannia d'amor non mai piú intesa!

Fu mirabile ancor, che vele e sarte e remi avean, quanto alcun legno n'abbia. Non mancò al duca poi chi avesse l'arte di governarsi alla ventosa rabbia; che di Sardi e di Corsi non remoti, nocchier, padron, pennesi ebbe e piloti. 29 Quelli che entraro in mar, contati foro ventiseimila, e gente d'ogni sorte. Dudon andò per capitano loro, cavallier saggio, e in terra e in acqua forte.

36 Il signor nostro intanto ritornato alla marina, il suo danno comprende; che truova gran silenzio in ogni lato, voti frascati, padiglioni e tende. sa pensar chi l'abbia rubato; e pien di gran timore al lito scende, onde i nocchieri suoi vede in disparte sarpar lor ferri e in opra por le sarte.

Ecco fatto; ripigliò essa, com'ebbe raffermati i fiori all'occhiello del soprabito. Ora, sedete un po' qua ed aiutatemi a dipanare questo matassino di seta. Vedete? Ho da disfare e ricucire una veste. Le vostre sarte torinesi non mi finiscono. Così; tenete a modo, colle mani più alte. E adesso?.... Come siete bella, Giselda! Vi pare? Oh, se mi pare! Io credo anzi....

Quando di Caria si sciogliean le sarte, Rodi a le vostre destre era vil guerra, Per le labbra di voi le voci sparte Volean d'Europa soggiogar la terra; Italia, Roma, il popolo di Marte, Ciò, che da' sette colli entro si serra Allor si riponeva in fiamme e 'n pianti, Ed ora in lungo obblio son posti i vanti? Perchè non sento quì l'altiere voci, E non rimiro le sembianze istesse?