United States or Pitcairn Islands ? Vote for the TOP Country of the Week !


26 Ma i venti che portavano le vele per l'alto mar di quel giovene infido, portavano anco i prieghi e le querele de l'infelice Olimpia, e 'l pianto e 'l grido; la qual tre volte, a se stessa crudele, per affogarsi si spiccò dal lido: pur al fin si levò da mirar l'acque, e ritornò dove la notte giacque.

Bello il mirar l

Potran mirar di noi l'egra vecchiezza Condannarsi a dispregi, ed a martiri? O lor non peser

Lo bel pianeto che d’amar conforta faceva tutto rider l’orïente, velando i Pesci ch’erano in sua scorta. I’ mi volsi a man destra, e puosi mente a l’altro polo, e vidi quattro stelle non viste mai fuor ch’a la prima gente. Goder pareva ’l ciel di lor fiammelle: oh settentrïonal vedovo sito, poi che privato se’ di mirar quelle!

Misurati solo dall'angoscia, i minuti gli parevano eterni; c'erano momenti in cui avrebbe creduto d'esser chiuso dentro da più giorni, se il veder che la lampada ardeva ancora non lo avesse persuaso del contrario. Essa ardeva ancora, e gli consentiva di mirar la sua ombra profilarsi sulle tetre pareti del suo sepolcro, e di contar le venature del sasso, e di penetrar con lo sguardo nei solchi profondi che il martello dei minatori vi aveva scavato in altri tempi. Ma a poco a poco la fiamma cominciò ad oscillare; s'illanguidì gradatamente, ora più debole si rianimò a un tratto, e si spense. Per qualche secondo lo stoppino continuò a mandare una luce rossastra, ora più intensa, simile a quella d'un carbone acceso che si avvivi col fiato; poi anche quella luce finì in uno scoppiettìo di scintille, e le tenebre avvolsero il povero prigioniero. Gli venne un dubbio; era proprio il lume che s'era spento, o erano i suoi occhi che non vedevano più? Aveva in tasca una scatola di fiammiferi; tentò di accenderne uno, poi un altro, poi un terzo, ma non vi riuscì in causa dell'umidit

Sparso intorno di lampi e di fulgori Vibra ne i petti altrui l'arme lucenti, Crudo a mirar, come leon, che fuori Dal chiuso vien de i lacerati armenti; Versa dai torbidi occhi aspri furori, Divampa, freme, alto dibatte i denti, E de la vita il don contende e niega, E tronca le man giunte, onde altri il prega.

Onde con pompa sue bellezze onori; Nulla su' manti suoi gemma comparte, Nulla s'asperge di soavi odori; Le belle chiome al vento ivano sparte Argomento a mirar d'alti dolori; del bel collo al puro latte intorno Giransi perle, onde fiammeggi adorno.

Duo carissimi spiriti celesti Meco sempre su te stanno vegliando, Cui pochi giorni tu per prole avesti, Poi ratti a Dio volaron giubilando: Nostra gara è scostare i funesti Dal tuo materno aspetto venerando: Una di nostre gioie è sul tuo viso Certo mirar suggel di Paradiso.

Che fia non so; ben ho fermato in mente Anzi fra duri acciar correre a morte, Che del crudo Ottoman l'iniqua gente Vincitrice mirar dentro a le porte, Troverò requie infra le turbe spente: Voi, quale aspetti miserabil sorte, Eleggo non pensar; tormento immenso Troppo suolmi assalir, s'unqua ci penso. Cotal rivolto a le miserie incerte, Egli dicea d'ogni speranza in forse.

Ma, lei di maggiore e d'altre frezze vista luntan alteramente armata, stette smarrito e dal triunfo scese. Quella da sue virtú, da sue bellezze, di che l'ornò natura e 'l ciel, levata nel carro stesso, in noi l'arco si tese. Io, pur spiando s'altri quindi passa, spesso alzo gli occhi, di mirar giá stanchi!