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Una stranissima cosa son le botteghe moresche. Sono tutte una specie d'alcova, alta circa un metro da terra, con una sola apertura verso la strada, alla quale il compratore s'affaccia, come ad una finestra, appoggiandosi al muro. Il bottegaio sta dentro, seduto all'orientale, con una parte delle merci ammontata dinanzi, e una parte dietro, disposta in piccoli scaffali. È curioso l'effetto che fan quei vecchi mori barbuti, immobili come automi, in fondo a quei bugigattoli oscuri. Pare che non la merce, ma essi medesimi siano esposti in mostra, come i fenomeni viventi nelle baracche delle fiere. Son vivi? son di legno? dov'è l'ordigno che li fa comparire e sparire? E così immobili e silenziosi passano ore ed ore, e giornate intere, facendo scorrere fra le dita le pallottoline d'un rosario, e borbottando preghiere. Non si può immaginare l'aria di solitudine, di noia, di tristezza che spira l

Venne nella casa la coltre del cataletto? Venne, come è destino, e si partì. Tutto si partì? Ecco il vuoto: ecco la religione soccorritrice. Io so che qualcosa s'affaccia agli usci, tiene in rispettoso timore i vivi, guarda le gocce di cera sul pavimento o i petali sparsi di qualche fiore o la segatura, fa più triste il silenzio, più desolato il disordine, occupa nessun posto e li occupa tutti, sorprende nell'aria nauseosa pel fumo delle torce l'ultima preghiera morente del corteo che sfilò, la prima parola di comando che disse l'erede, s'appiatta dappertutto, buca dalle pieghe del testamento, e domanda: È finito? È finito: il morto viaggia al cimitero. All'indomani tutto sar

Il primo esempio di federazione che ci s'affaccia nel mondo europeo moderno, è la Svizzera: la Svizzera, federazione di fatto, di necessit

Non dubitare; siamo quasi alla fine del nostro viaggio. Eccoti l'alma Corsenna, che s'affaccia alla svolta. Vedi quel torrione l

Qui finestre archiacute che riflettono, a sera, nelle terse vetrate il gran chiarore della luna, la quale, di rimpetto, s'affaccia sul mare e vi bagna la sua pallida immagine. In uno studio d'incisione, sotto il palazzo grigio, si fonde e si cesella in silenzio. Un interno pieno di penombre; l'artista che passa e guarda, risale con la fantasia al vecchio tempo fiorentino.

Vedo sopra di me, affacciate intorno allo Zenit, tre grandi nubi incartapecorite e brizzolate, un po' scapigliate dall'alito, della luna piena che sale.... Finalmente s'affaccia, la luna, al frontone del pulvinare, subito divulgando con la sua grazia persuasiva le sue dolci verit

È la seconda volta che in una sola sera penso a lei. L'immagine di quella disgraziata mi s'affaccia al primo mio giungere in Sulzena ed ora, alla vigilia della partenza, non potevo allontanarla dalla mente. Avvicinandomi al presbiterio incontro Baccio che mi passa accanto frettoloso senza vedermi. Entrando nel cortiletto mi sgomenta un po' il trovarvi il cavallo del dottor De Emma.

Ecco, ascende il suggesto, s'affaccia a rostri. Stende la mano in atto di voler parlare. Che silenzio tutto intorno! Vedi come sono intenti, come pendono tutti dalle sue labbra! Incomincia.... loda il Console.... il popolo approva. Vedi tuo fratello, che gronde sugli occhi! Pare il monte Algido, quando mette il suo cappello di nuvole. Lo guarda a squarciasacco, come se volesse sbranarlo.

Quella fu una notte, quasi peggiore dell'altra di tre mesi prima, che aveva preceduto la partenza del suo figliuolo; e la povera donna ebbe un bel rimettersi in Dio, ma non le riuscì di riposare. Manco male, che per la stagione, il mattino stette poco ad apparire, a guisa d'un visitatore sollecito, che viene e s'affaccia timidamente ad esplorare, se è tempo da giungere gradito.

Crollan; concordi e pronte Gridan le ciurme; il Sol s'affaccia, e cinge Due raggi a un tempo a due Gagliardi in fronte. Oh! viva! In armi avvolto Altri pugni e trïonfi: Amor costringe In gara industre il genio italo e'l franco! Ma qual fragor d'orridi bronzi ascolto? Ne la sanguinea gora Brenno gavazza ancora? Di stragi ancor non è satollo o stanco?