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I nostri due procedevano silenziosi, e, benchè sotto la protezione del loro signore, pure affrettavano il passo e sulla punta dei piedi.

D'uno sguardo ne feci accorta la contessa; entrambi stemmo silenziosi e commossi ad osservare. Mi sento stanca; ho abusato delle mie forze, soggiunse Clelia Vorrei dormire un poco. S'addormentò in breve.

Ma non ci dilunghiamo dal nostro argomento. La notte è calata, notte buia e fredda, siccome si è detto, e gravida di tempesta. Giovanni di Trezzo e i suoi trecento fanti escono silenziosi dal battifolle di Pertica, sfilano leggieri a guisa di ombre davanti a quel pozzo, in cui, la mattina di quel medesimo giorno, aveva pigliato un bagno freddo il povero Falamonica. Spartiti in dieci bandiere, ognuna delle quali constava di trenta uomini, cioè a dire dieci balestre, dieci picche e dieci pavesi, i soldati di Don Giovanni di Trezzo (la dominazione aragonese nel reame di Napoli aveva gi

Mi stese la mano, come tutte le sere quando io lo lasciava sopra la soglia della sua casa dopo avere percorso più miglia lungo il lido del mare silenziosi e mesti.

Fece l'atto di uscire: ella quello di parlare, ma l'uno si mosse, l'altra disse motto. Rimasero alcun tempo silenziosi, non osando pur di guardarsi, seguendo ciascuno il corso dei propri pensieri. Paolo, sempre pallidissimo, ma senza un fremito, risaliva la torbida corrente del suo passato: Fulvia, agitata e convulsa, discendeva in vece quella misteriosa del suo avvenire, e soffocava a stento la voce del cuore che gi

Vidi solo pochi monaci che passeggiavano silenziosi su e giù e non mi volsero mai la parola. Un frate laico mi recò una brocca d'acqua e sentendo che venivo da Roma mi chiese che cosa vi fosse col

Rimanemmo , noi due, silenziosi, a guardare le bianche rotaie. E la voce di Madlen ripeteva nel mio cuore un po’ deserto:

Paolo s'alzò in piedi, la guardò a lungo, ma ella lo fissò con una tale insistenza ch'egli dovette infine abbassare involontariamente lo sguardo; allora le prese la mano, la portò alle labbra, ne baciò le dita lungamente: poi la trascinò con dolce violenza a sedere su la poltroncina doppia, presso di lui; e rimasero a lungo silenziosi, uno presso all'altra, palpitando.

Gian Luigi seguì Angela a distanza di qualche minuto; e noi ci trovammo soli, per un istante silenziosi, Lidia in piedi avanti alla finestra, dove Gian Luigi aveva sciaguratamente evocata l'imagine di Laura. Dodici e mezzo! esclamò Lidia con un'occhiata alla pendola. È tardi!

Stazza, impiedi davanti alla costui scrivania, si voltò. Mi venne incontro e mi tese le mani. Mille scuse! Ma io non potevo andarmene senza averla salutato. Addio, caro signore... Io me ne vado. Interrogavo con gli occhi il direttore e gli altri miei compagni, che circondavano Stazza, silenziosi.