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No, è la mamma, la mia mamma! esclamò gioiosamente Loredana. La Teobaldi fece un inchino alla signora De Carolis, che la squadrò con un'occhiata, non rispose al saluto, ed entrò nell'albergo, seguita dalla fanciulla. Quando giunsero alla camera di Loredana, Emma, appena varcata la soglia, si volse e chiuse l'uscio a chiave.

Tutta la giornata Emma Lieti non pensò che alla rivista della sera, con una sottile ansiet

«Non si tratta d'una pagina della mia giovinezza; si tratta della mia vita intera». Le amare parole che la figlia aveva pronunciato in un grido di dolore, tornarono alla mente di Emma De Carolis non appena ebbe varcata la soglia di casa a Venezia.

Ella deliberò di lasciare senz'indugio la casa De Emma e annunzio a tavola il suo divisamento senza preamboli, senza mezze confidenze, senza misteriose titubanze a tutti due i suoi ospiti insieme: disse che Mansueta l'aveva invitata a passare qualche tempo con lei e che intendeva recarsi a Sulzena l'indomani, così senz'altro. Poi, con singolare tristezza, sorridendo, mutò discorso risparmiando al dottore l'imprudente ingenuit

Oh il felice mattino, Arrigo! , mia Emma, è davvero ridente. Se dal mattino si giudica il giorno passeremo un bel . Passarlo con te! È il mattino degl'innamorati, Emma! Arrigo... quanto sei lieto! Emma, a te vicino, poss'io aver tristezze? Ci vorremo sempre bene... non è vero? , , cuor mio, sempre, sempre... non è noioso l'amor tuo!... Emma, Emma... quanto sei buona! Saremo felici!

»Dicevamo che il signor De Emma aveva con due giovani donne: una, sua moglie, l'altra, italiana, vezzosissima, i cui rapporti colla famiglia rimanevano ignoti... allora... poi trapelò... Il timore di sentirmi ripetere ciò che avevo inteso di Mansueta mi spinse a tentennare il capo con impazienza,

Il dottore De Emma s'inginocchiò e appressò l'orecchio al cuore del giacente. Batteva ancora. Le donne dello speziale immobili assistevano con glaciale curiosit

»Entrai nel salotto e mostrai senza dir nulla la cartolina al dottor De Emma: egli trasalì e mi avvidi che divideva il mio parere. Dissi: » La mando a spasso..... »E mi avviai per eseguire il proposito. »Il dottore mi trattenne. » Datele un qualcosa d'innocuo: bisogna andar a fondo di questa faccenda; forse arriveremo in tempo di evitar una grossa disgrazia.

Esse credono, spiegò Emma, che se tu avessi un bambino, il conte ti amerebbe di più. E che cosa importa loro se Flopi mi ama di più o di meno? Emma si strinse nelle spalle. Mio Dio, disse, confusa. È un pensiero che hanno per te, perchè ti sono affezionate. Ma è un pensiero stupido, mamma! protestò Loredana. Se io avessi un bambino, Flopi mi amerebbe ugualmente. Che ne so io?

Mentre ascoltava le parole e rendeva i baci, Emma andava considerando la sua figliuola, così elegante nell'abito leggero di seta cruda color d'oro, con la vita stretta in un'alta cintura rossa, con quell'ombrellino scarlatto dalla impugnatura d'avorio bruciato. Era molto bella, e molto diversa da un giorno.