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Perchè si chiamasse la Piccina non sappiamo; certo quel nome non le era venuto dalla persona, che due uomini avrebbero durato fatica ad abbracciare, se pure si può argomentar che ci fossero due uomini al quali potesse venir quell'estro bizzarro. Regnava la Piccina su d'una stanzaccia, due bugigattoli e una cucina, che erano al piano della strada, ma non aggiustati al medesimo piano tra loro.

, Felicino mio; ne comprerò dieci, venti, trenta, ne riempirò tutte le camere, tutti i bugigattoli di casa; ma tutti segneranno le sei e un quarto, eternamente le sei e un quarto. Bravo! soggiunse Magnasco, sforzandosi a sorridere e non venendo a capo che di fare una smorfia. Così non ti seccheranno col loro tran tran. Certamente; tu dixisti!

soltanto ella si occupava di me, ma dei miei malati e mi accompagnava spesso nelle mie visite ai poveri, nelle capanne della campagna o nei bugigattoli asfissianti della citt

Le camere dei contadini, le stanze dove si fa il formaggio, i cortili, i bugigattoli, tutto è netto e luccicante ad un modo.

Le rimanenti case di Fontanella io vorrei assomigliarle a certi luoghi veduti nei sogni, nei quali corre l'occhio e inciampa il piede, e la luce non è luce, e l'aria vi è morta. Per anditi regolari, per archi bui, per muraglie a dadi di pietra si giunge a certi bugigattoli di tragetti e di scale, dove, se al dissopra delle finestrine, se dalle pareti addentellate, se tra le gronde protese, si vede un po' di cielo azzurro, sembra un fesso da cui scappa l'anima prigioniera alla libert

Quei bugigattoli, quelle scalucce di legno dagli incerti gradini, quel buio, quegli uscioli, per cui solitamente si deve passare per giungere alla torre, mi piacciono in modo strano; e poi quelle funi che pendono giù, o sfilacciate, o giù conducendo l'unto dagli ordigni dell'orologio! E tic-toc-toc: dall'alto l'inesorabile tempo ci grava sul capo.

Una stranissima cosa son le botteghe moresche. Sono tutte una specie d'alcova, alta circa un metro da terra, con una sola apertura verso la strada, alla quale il compratore s'affaccia, come ad una finestra, appoggiandosi al muro. Il bottegaio sta dentro, seduto all'orientale, con una parte delle merci ammontata dinanzi, e una parte dietro, disposta in piccoli scaffali. È curioso l'effetto che fan quei vecchi mori barbuti, immobili come automi, in fondo a quei bugigattoli oscuri. Pare che non la merce, ma essi medesimi siano esposti in mostra, come i fenomeni viventi nelle baracche delle fiere. Son vivi? son di legno? dov'è l'ordigno che li fa comparire e sparire? E così immobili e silenziosi passano ore ed ore, e giornate intere, facendo scorrere fra le dita le pallottoline d'un rosario, e borbottando preghiere. Non si può immaginare l'aria di solitudine, di noia, di tristezza che spira l

Corriamo sui massi spaccati, profilati, da dove pendono i ciuffi d'erba, nelle tane, nei bugigattoli, sui cigli di quei muraglioni erti e schistosi, che la grande architettrice ha dipinti coi licheni, lisciati coll'acqua, graffiati coll'azione dei geli... Corriamo! Dove corre il desiderio? Le gambe sono umane, umano il ventre.