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Pur troppo, maggiore; Vallelunga, Villalba, i pecorai di monte Ficazzo... sono insorti stanotte. Insorti?... e le armi?... e i capi?... Le armi eran giunte di nascosto da Girgenti... loro capo è Cletto Navarro. Cletto?... , maggiore. Maledizione! tutto a rovescio! oh foss'io il monarca! Maggiore... Che volete, tenente? Attendo gli ordini. Comandate la raccolta... fra mezz'ora... a Villalba.

Ho giá con tante donzelle par tue praticato e mi par che a te ciascuna ceda di tanto quanto al mio bel sole cede, nel cielo, ogni stella minore. Però non ti debbe esser meraviglia s'un giovinetto, a la prima, si perde in te e ti si dona; ché, s'io voglio dirti la veritá, come mi vedi, son quasi innamorata anch'io di te. Foss'io pur uomo! LÚCIA. E perché? che faresti?

Deh! com'io dico ognor: foss'io con lei così fosse talora il suo pensiero, or che dee far di me privo il meschino; oh vedesse ella aperti i dolor miei, ch'io so che di piet

Io t'amai da fanciullo, indi partito Da te sembrai, ma spesso a te pensando, De' lunghi errori miei gemea pentito; Ed in que' giorni di dubbiezza, quando Della fallacia dell'orgoglio mio Pur meco stesso mi venia crucciando, Un bisogno invincibile d'Iddio Talvolta m'assaliva e mi parea Che a speranza da te mosso foss'io.

O donna ch'anzi vespro a me fai sera, cui Laura è suora ne le rime d'oro, deh foss'io, come il vago de la Luna, addormentato, e alfin tra le tue braccia mi risvegliassi e bevere il tuo fiato potessi ancora, in letto alto di rose! Tu la Bella vedrai diman da sera e a lei ricingerai le chiome d'oro, canzon, nata di notte senza luna. E su tal corda l'anima sospira. Disegno di GIUSEPPE CELLINI.

, canzonami, lingua tabana! Così foss'io marchese, o conte, da senno: Eh, eh! soggiunse l'altro ridendo. Sulla strada ci sei. Co' marchesi e coi conti ci bazzichi la tua parte, e saprai che chi va col lupo.... A proposito di lupi, io ti facevo ancora di l

Tu hai ragione per Iddio, esclamò il polacco con nobile entusiasmo, liberare la fanciulla ecco la nostra missione... voglio dire, ecco la mia missione. Tu vuoi scendere pel primo in lizza? soggiunse il francese, è giusto, sei la parte più impegnata. Ebbene, noi ti saremo di scorta, oh se foss'io il chiamato a fare al conte un'occhiello nel ventre!...

poco e`, da un che fu di la` vicino. Cosi` foss'io ancor con lui coperto, ch'i' non temerei unghia ne' uncino!>>. E Libicocco <<Troppo avem sofferto>>, disse; e preseli 'l braccio col runciglio, si` che, stracciando, ne porto` un lacerto. Draghignazzo anco i volle dar di piglio giuso a le gambe; onde 'l decurio loro si volse intorno intorno con mal piglio.

Oh fra tante miserie alfin beata, Se 'ntra le fiamme de la patria, vinta, Battuta, vilipesa, incatenata Come nemica era a morir sospinta: Fossi, misera me, foss'io non nata, Foss'io tra fasce ne la culla estinta, Se 'l pianto scherni onde ti lavo i piedi, E se del cielo a messaggier non credi, Ove torci la fronte? ove i sembianti? Il carissimo sguardo ove raggiri?

CRISAULO. Ben l'avev'io pensato: ché la cognosco per la piú crudele, la piú ingrata e scortese che nascesse mai sotto il cielo. Ahi lasso sfortunato! Questo è 'l buon guidardon di tanta fede? Deh non foss'io mai nato! ARTEMONA. Taci, dico. Ascolta. CRISAULO. , s'io posso: ch'io mi sento mancar l'anima dentro. Ma che fia?