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Talora hanno un numero maggiore di versi. A Roma io non conosco che quelli di dieci versi a rime incrociate, con gli ultimi due a rima baciata. Queste strofe contengono sentenze morali, proverbi, o serenate e canti d'amore popolari. Esse sono spesso ingenue, ma efficaci e piene di poesia. L'isola di Sardegna è restata indietro, quantunque debba contenere materia innumerevole e pregevolissima.

La piccola Nancy correva per il giardino, coi ricci scompigliati, inseguendo i pensieri e le parole che le balzavano innanzi o le cantavano nella fantasia; e pensieri e parole si dividevano in strofe, si accoppiavano in rime, come fanciulli che danzano.

OUTA OCCIDENTALE, pagina 186. Leggendo l'elegantissima traduzione che ultimamente Judith Gautier ha fatta di talune poesie giapponesi, tentai di riprodurre in italiano la struttura di una outa; ed aggiunsi le rime. I Giapponesi, pure ammirando i versi chinesi e talvolta imitandoli, si attengono di preferenza alla poesía nazionale che chiamasi outa.

Ella s'avanza, arcana creatura, Dell'ideai col vero unione estrema, Anima che traspar dalla figura E il corpo strema. Ed in mezzo al silenzio uno strumento Nuovo risuona per la vasta sala... È la sua voce musical, portento Ch'alta dolcezza esala. Le rime echeggian nuove ed ecco i vieti Ritmi ne sembra udir la prima volta; Quelli accenti di f

Tale è il concetto d’un suo madrigale che si legge fra le rime di messer Cino. Ella di nobil gente, di squisito intelletto d’amore, ben s’addiceva che con l’arte del canto e del toccare il liuto, si fosse data a coltivare le lettere rifiorenti allora in Italia, e nobil palestra d’ogni civile persona. Angelica creatura veramente era essa.

Sian dunque lor insidie occulte o cònte, osserva quelle e queste ridi e sprezza, ché 'l bon nocchier, se tien la fronte a fronte di sorte accortamente, mai non spezza. «Fides sanctissimum humani pectoris bonum est». SEN. MERLINO. Oh quanto m'è giovato questa dolcezza! LIMERNO. Or vedi tu dunque che sin a te la soavitade di rime toscane sono aggradevoli?

E quelle melodie, essa le udiva tutto il giorno ronzare e mormorare e cantare nelle orecchie, finchè, per liberarsene, le fece imprigionare sulla carta da Bemolle. Tutto ciò ch'essa udiva si svolgeva in canti, si scioglieva in armonie, si divideva in ritmi. Le rime di «Mother Goose» furono tutte messe in musica.

Ben sono in me d'ogni virtute accese le voglie tutte, e gli spirti alto intenti; ma 'l poter e l'oprar freddi e spenti, ch'io mi veggo aver l'ore indarno spese. Onde non lodi no, ma gravi offese mi son le rime vostre, e però tenti vostr'alto stil, fra tante e eccellenti, mille di lui cantar più degne imprese.

Per non udirla, le lavandaie giovani si mettevano a cantare e la beffavano nei canti con rime improvvise. Ella gridava e gesticolava, come una pazza.

Ei le sue rime del bel nome ch'io canto ha fatte adorne. T. Tu di', s'io non m'inganno, di colui ch'un tempo parlar feo le nostre Muse con quelle leggi e con quelle misure, che gi